DIVERTIMENTO (fr. divertissement; sp. divertimiento)
Composizione per un vario complesso di strumenti, venuta in uso alla metà del 1700 col tramonto della Partita e della Suite (v.), dalle quali si distinse subito per maggiore libertà di forme. Il divertimento ebbe di solito molti tempi (5 o 6 ed anche più) diversi per movimento e per taglio, ma, nondimeno, raramente contrastanti fra loro. Tutti questi tempi erano infatti di carattere leggiero, e spesso avevano forma di danza, di durata piuttosto breve, in una scrittura povera di polifonia. Tale sorta di composizione succedendo alla Partita e alla Suite condusse alle forme da camera dello stile cosiddetto classico. In Francia si dicevano divertissements le danze inserite nelle opere di teatro.
Nella Fuga (v.), divertimenti o andamenti sono quelle parti più o meno libere, con carattere quasi d'intermezzo o di transizione (talvolta molto sviluppate, specie nelle fughe dei maestri italiani), che conducono (divergono) modulando da una esposizione tematica a un'altra. Nella forma di Sonata e talvolta anche nel Rondò-sonata, il divertimento è un episodio centrale, modulante, senza carattere di sviluppo tematico, che ha soltanto funzione di diversivo rispetto all'esposizione iniziale e alla ripresa finale. Lo si trova non di rado quando la forma sonata viene adoperata nel tempo ultimo delle sonate o altro, o in qualche pezzo isolato e di carattere non intenzionalmente lirico, per es.. nella Toccata per pianoforte di R. Schumann.