Kabalevskij, Dmitrij Borisovič
Compositore russo, nato a San Pietroburgo il 30 dicembre 1904 e morto a Mosca il 17 febbraio 1987. A partire dagli anni Trenta si dedicò intensamente alla musica per il cinema oltre che per il teatro, nella convinzione che questo nuovo mezzo di comunicazione fosse un veicolo importante di educazione delle masse. Il linguaggio che ne è derivato privilegia essenzialmente la rielaborazione di temi del folklore russo, in un quadro di chiarezza espositiva e semplicità formale.
Studiò al conservatorio di Mosca con A. Goldenweiser (pianoforte), G. Catoire e N. Mjaskovskij (composizione). Durante gli anni di studio, oltre a impegnarsi nel collettivo di produzione degli studenti del conservatorio per la creazione di musica proletaria, lavorò come pianista accompagnatore nei cinema e in un teatro per bambini, nonché come insegnante. Si delinearono così alcune direttrici importanti di tutta la carriera artistica di K.: la consapevolezza del proprio ruolo politico come compositore, il gusto per il cinema e per il teatro, e infine la passione per l'educazione musicale delle giovani generazioni. Dal 1930 docente di composizione al conservatorio di Mosca, formò diversi esponenti di rilievo della musica sovietica. In campo educativo fu sempre più attivo a partire dalla metà degli anni Quaranta, con interventi, testi, progetti e sviluppò infine un nuovo sistema per l'educazione musicale che sperimentò negli anni Settanta nelle scuole di base. Nel 1983 fondò la rivista "Muzyka v škole" (Musica a scuola). Accanto all'impegno creativo e a quello didattico, svolse a più riprese funzioni direttive presso radio, giornali specializzati e soprattutto negli organismi culturali ufficiali dell'Unione Sovietica. Fu infatti direttore della sezione musicale dell'Istituto di storia delle arti dell'Accademia delle scienze (1949-52), membro del direttivo della Lega dei compositori (dal 1952 segretario) e dal 1954 funzionario del Ministero della cultura. Ricevette a più riprese onorificenze e premi dal governo sovietico. Temi patriottici riecheggiano spesso nelle composizioni di K., che mosse da un'adesione iniziale al clima tardoromantico, per poi evolversi verso uno stile neoclassico. Rimase sempre estraneo ai vari movimenti d'avanguardia che si succedevano, preferendo basare la propria musica, tanto per la sala da concerto quanto per il cinema, per il teatro o per l'insegnamento, su elementi 'realistici' che consentissero di realizzare un linguaggio 'democratico', recepibile per tutti gli ascoltatori. Gli ideali perseguiti erano dunque di semplicità espressione, chiarezza, intelligibilità.Nelle colonne sonore, come nel resto della produzione di K., ricorrono spesso citazioni e rielaborazioni di temi o canzoni del folklore russo, nel quadro di un'invenzione melodica viva, con ritmi elastici e un trattamento originale della tonalità a sua volta ispirato alle modalità tradizionali dei repertori popolari; non mancano tratti di lirismo e la capacità di ricorrere a effetti drammatici. Esemplari sono, in questo senso, le musiche per Anton Ivanovič serditsja (1941; Anton Ivanovič s'arrabbia) di Aleksandr V. Ivanovskij. Dalle composizioni per il cinema nacquero anche brani autonomi, come la Improvizacija per violino (1934) derivata dalla colonna sonora di Peterburgskaja noč′ (Notte pietroburghese), di Grigorij L. Rošal′ e Vera P. Stroeva. Per Rošal′ K. compose anche le colonne sonore di Akademik Ivan Pavlov (1949, L'accademico Ivan Pavlov), Vol′nica (1956, I fuggitivi), Sëstry (1957, Sorelle) Vosemnadcatyj god (1958, Il diciottesimo anno) e Chmuroe utro (1959, Un cupo mattino). Degne di menzione anche le musiche composte per i film Aerograd (1935) di Aleksandr P. Dovženko e Ščors (1939) di Dovženko e Julija I. Solnceva.
D. Daragan, Kinomuzika D. Kabalevskogo (Musica da cinema di D. Kabalevskij), Moskva 1965.
L. Micheva, Dmitrij Borisovič Kabalevskij, Leningrad 1977.
M. Messinis, P. Scarnecchia, Trent'anni di musica sovietica e gli obiettivi dei compositori sovietici, in Musica e politica, Venezia 1977, pp. 370-411.
A. Gerlach, Fünfzig sowietische Komponisten der Gegenwart: Fakten und Reflexionen, Leipzig-Dresden 1984.