MAMIN, Dmitrij Narkisovič
Scrittore ed etnografo russo, nato il 25 ottobre 1852 nel governatorato di Perm, morto a Pietroburgo il 2 novembre 1912. Dopo varî tentativi senza successo poté diventare collaboratore della rivista Russkaja Mysl′, poi delle principali riviste russe nelle quali pubblicò racconti e romanzi di vita siberiana con lo pseudonimo di Sibirjak, che gli rimase. A lui la Russia dovette la conoscenza della vita degli Urali e della Siberia, riprodotta con vivace realismo e abbondanza di particolari etnografici.
Sue opere principali sono: Chleb (Il pane), Na rubeže Azii (Ai confini dell'Asia), Zoloto (Oro), Gornoe gnezdo (Il nido delle montagne). Un posto a sé per semplicità e bellezza hanno i suoi racconti per ragazzi.
Ediz.: Polnoe sobranie sočinenij (Raccolta completa delle opere) in 24 volumetti: Pietrogrado 1915-17. Ed. in 4 volumi, Mosca e Leningrado 1927-28. Trad. it.: I lottatori (scene della vita sugli Urali), romanzo, trad. e introd. di E. Lo Gatto, Milano 1921; Lucciole, novella, trad. di M. Rosanoff, Lanciano 1920.