GRIGOROVIC, Dmitrij Vasilevič
Scrittore russo, eminente rappresentante della letteratura del quinto decennio del secolo passato, nato a Simbirsk il 19 marzo 1822, morto a Mosca il 26 dicembre 1899. Fu studente a Pietroburgo dove strinse amicizia con Dostoevskij. Cominciò a scrivere assai presto, incoraggiato dal poeta Nekrasov e dall'accoglienza che ai suoi racconti Peterburskie šarmanšiki (Suonatori d'organetto di Pietroburgo, 1845) fece il critico V. G. Belinskij. Ma furono i due romanzi Derevnja (La campagna, 1846) e Anton Goremyka (1847) che segnarono il culmine della sua attività. I racconti e romanzi che seguirono nulla aggiunsero alla sua fama. L'importanza dei due romanzi, in cui è descritta ralisticamente la vita del contadino russo servo della gleba, è forse più storico-sociale che letteraria, per l'efficacia che ebbero sull'opinione pubblica del tempo, alla vigilia dell'emancipazione dei contadini. Ciò nonostante nella descrizione di usi e costumi e nei paesaggi, G. fu un vero artista; assai meno riuscito è invece in G. l'elemento umoristico che fa di lui un mediocre imitatore di Dickens.
Ediz.: Raccolta completa delle opere, 7ª ed., Pietroburgo 1859-1872; ed. Marks in 13 volumi, Pietroburgo 1896. Dei Ricordi (Vospominanija) di G. cfr. l'edizione di Leningrado 1929.
Bibl.: Vengerov, Istočniki slovarja russkich pisatelej (Fonti del dizionario degli scrittori russi), II, Pietroburgo 1910.