DNEPROPETROVSK (in ucraino Dnipropetrivsk; A. T., 7172)
Città dell'Ucraina (già Ekaterinoslav), capoluogo di circondario. È situata sulla riva destra del Dnepr, nel punto ove esso abbandona la direzione di SE., per volgere, con una grande curva a SO., e poco a monte delle famose rapide o poroghi. Ha clima continentale: l'inverno è freddo, ma breve; l'estate, calda e asciutta. La città, data la recente fondazione, ha aspetto moderno, con vie e piazze molto larghe. Possiede una scuola mineraria e una scuola di medicina, assai frequentate, una biblioteca di stato e varie scuole superiori. Le principali industrie sono: quella metallurgica, che produce annualmente quasi 800.000 tonn. di ghisa (33% del totale prodotto dall'Unione Sovietica), e grandi quantità di acciaio e di prodotti laminati; quella tessile (cotone), quella delle paste alimentari e quella molitoria. Il movimento commerciale è molto attivo, poiché la città si trova al centro di una regione agricola importante e in vicinanza del bacino carbonifero del Donec. Il trasporto dei prodotti agricoli, specialmente legnami e cereali, si fa quasi per intero per via d'acqua, benché la navigazione sul Dnepr non sia facile a causa dei poroghi, che cominciano poco a valle della città; inoltre, dal dicembre al febbraio, il fiume è ingombro dai ghiacci. Dnepropetrovsk è congiunta per ferrovia a Rostov, Charkov, Kiev, Nikolaev (Vernoleninsk) sul Mar Nero e alla Crimea. Possiede inoltre una stazione radiotelegrafica. Contava nel 1926 188.000 abitanti, dei quali il 40,2% erano Russi, il 38,8% Ebrei, il 16% Ucraini.
Storia e monumenti. - La città fu fondata col nome di Ekaterinoslav da Potemkin, il favorito e ministro di Caterina II; dapprima (1778) costruita sul posto dell'antica fortezza polacca Kaidak (edificata nel 1635), poi trasferita (1783) al luogo attuale sulle rive del Dnepr. L'imperatore Paolo cambiò il nome di Ekaterinoslav in quello di Novorossijsk, ma Alessandro I ristabilì la prima denominazione nel 1802.
Tra i monumenti antichi vanno ricordati il palazzo di Potemkin e la cattedrale, di cui Caterina II pose la prima pietra nel 1787, ma che fu terminata solo nel 1836. Una statua a Caterina II fu eretta nel 1896, e un'altra al poeta Puskin; dopo la rivoluzione, nel 1927, s'innalzò quella di Lenin.