DO O DO?
La grafia corretta della 1a persona singolare dell’indicativo presente del verbo dare è do, senza ➔accento.
L’accento è superfluo, mancando un vero rischio di confusione con ➔omonimi di largo uso.
Visti i diversi contesti, sarebbe di fatto impossibile confondere il verbo con il do nota musicale. Altrimenti dovremmo porci lo stesso problema anche con il fa (➔fa, fa’ o fà?), con il mi e con il sol, e scrivere – per assurdo – *mì piace Maria o il *sòl dell’avvenire.
La grafia dò è decisamente sconsigliabile, anche se gode ancora oggi di un certo uso
Te la dò io la “frustata” all’economia! (www.gadlerner.it).
Nei secoli scorsi, la lingua letteraria tollerava oscillazioni molto più ampie riguardo alla grafia.
Di qui la presenza, in testi di varie epoche, della grafia dò
Or or tel dò ferito (G. B. Marino, Adone)
Ti dò anche un altro bacio (I. Svevo, La coscienza di Zeno).