DOCMIO (gr. δόχμιος "il curvo")
È ritmo che compare, specie nella tragedia, ma anche in Simonide e Pindaro, in due forme principali ⌣ -́ -́ ⌣ -́ e - ⌣ ⌣ -́ ⌣ -́, e in infinite altre secondarie (una -́ ⌣-́ ⌣ -́ ha un nome speciale, "ipodocmio"), che si riconoscono tuttavia facilmente dal ritmo caratteristico. Sono ammesse sostituzioni di lunghe a brevi, risoluzioni, anaclasi; ma non tutte le forme teoricamente possibili sono in uso. Mentre nella lirica il docmio è un membro tra gli altri, la tragedia costruisce interi versi, anzi strofe docmiache; ma più spesso le adopra in parti commotiche tra giambi, anapesti, bacchei.
Bibl.: P. Maas, Giech. Metrik, Lipsia 1929, § 56, U. von Wilamowitz, Griech. Verskunst, Berlino 1921, p. 404 segg.; O. Schröder, Nomenclator metricus, Heidelberg 1929, p. 21; id., Grundriss der griech. Versgeschichte, Heidelberg 1930, p. 35 segg.