documento digitale
documénto digitale locuz. sost. m. – Insieme di dati organizzato in un singolo file, che può essere opportunamente riprodotto su differenti supporti in formato elettronico o cartaceo e al quale si può accedere da dispositivi differenti che condividono gli standard e i formati nei quali il documento è stato realizzato. L’organizzazione dei dati all’interno di documenti viene generalmente prevista nei casi in cui gli stessi possano o debbano essere stampati su carta (per es., per una fruizione in caso di assenza di computer), oppure archiviati su supporti magnetici o ottici, perché possano essere riutilizzati nel tempo. In questo senso il documento è funzionale alla storicizzazione dei dati e alle analisi che hanno l’obiettivo di verificare i cambiamenti intervenuti in un determinato ambito nel corso del tempo. Nei casi in cui invece non sia necessaria una storicizzazione dei dati o una loro trasferibilità su supporti differenti, si preferiscono altre forme di organizzazione dei dati, quali i database o singole specifiche applicazioni. Secondo la legislazione italiana (l. 547/1993), un d. d. è qualunque supporto informatico contenente dati o informazioni aventi efficacia probatoria o programmi specificatamente destinati a elaborarli. È attribuito valore legale a ogni effetto di legge ai documenti, agli atti, ai dati e ai contratti stipulati dai privati e dalla pubblica amministrazione mediante strumenti informatici e trasmessi per via telematica. In base a questo principio, sono sempre più diffusi i mandati di pagamento elettronici e l'utilizzo delle reti per il trasporto delle informazioni; le pubbliche amministrazioni adottano progressivamente protocolli informatici per la registrazione degli atti, tramite opportune tecnologie di . Il d. d. formato con le caratteristiche tecniche riconosciute legali, ha efficacia di scrittura privata (art. 2702 c.p.c.), e ha la stessa efficacia degli originali formati su carta (art. 2712 c.p.c.). Sul lato della sicurezza del processo di transazione, le moderne tecnologie dell'informatica garantiscono un sistema che si può definire con forti proprietà di robustezza e di sicurezza. L'adozione di uno standard comune di documento, e la certificazione e autenticazione della firma digitale, secondo un formato tecnico conforme, hanno aperto la strada a nuovi impieghi delle tecnologie dell'informazione nella Pubblica amministrazione, tra cui, in particolare: il rilascio di documenti in versione digitale; la trasmissione di documenti per via telematica sia all'interno della pubblica amministrazione sia da questa ai cittadini (e viceversa); il mantenimento di libri e scritture contabili su supporto ottico o magnetico; la disponibilità e l'invio di documenti amministrativi per via telematica; la stipula di contratti per via telematica; l'esecuzione di pagamenti tra i privati e la pubblica amministrazione; la a sostituzione della notifica postale.