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dolcemente

di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970)
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dolcemente (dolzemente)

Lucia Onder

L'avverbio, nel senso di " in modo dolce, gradevole, piacevole ", compare in contesto figurato, in Cv III VIII 5 guardando costei, la gente si contenta, tanto dolcemente ciba la sua bellezza li occhi de' riguardatori. In contesto osceno, in Fiore CXCII 14 troppo dolzemente mi scuffiava. In senso figurato l'avverbio è frequentemente usato per indicare soavità di parole, dolcezza di stile, suono melodioso: Vn XXXIX 8 3 Gentil pensero che parla di vui / sen vene a dimorar meco sovente, / e ragiona d'amor sì dolcemente, / che face consentir lo core in lui; Cv II Voi che 'ntendendo 18 (ripreso in VII 7) parlava me sì dolcemente; III Amor che ne la mente 5 Lo suo parlar sì dolcemente sona; Pg II 113 ‛ Amor che ne la mente mi ragiona ' / cominciò elli allor sì dolcemente, / che la dolcezza ancor dentro mi suona; VIII 16, XXXI 98.

" Gentilmente ", " con affabilità ", in Cv III XV 14 Questa [la Sapienza] è colei ch'umilia ogni perverso, cioè volge dolcemente chi fuori di debito ordine è piegato (il passo commenta il v. 71 di Amor che ne la mente); Pg XIV 6 dolcemente... acco' lo; così in Fiore CCXV 14 dolzemente l'ebbe a salutare. In particolare l'avverbio vale " di buon grado ", in Cv I VII 4 a l'amaro comandamento è impossibile dolcemente obedire.

Vocabolario
ninnare
ninnare v. tr. [der. di ninna]. – Cercare di conciliare il sonno ai bambini cullandoli e cantando la ninnananna: n. dolcemente, maternamente; portava in qua e in là il suo [bambino], ninnandolo, cercando, ora d’addormentarlo col canto,...
cantabilità
cantabilita cantabilità s. f. [der. di cantabile]. – Carattere cantabile di una composizione musicale, soprattutto nel tono dolcemente melodico.
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