dolcezza
Il termine è sempre usato in senso figurato. Con riferimento a ciò che dà una sensazione uditiva gradevole, all'armonia del canto e della musica, di cui è un tipico attributo (cfr. dolci note, in Pd VI 124 e Pg VIII 14; e si ricordi la totius armoniae dulcedo di VE II XIII 3), o al ritmo dei versi e delle parole: Cv I VII 14 E però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra transmutare sanza rompere tutta sua dolcezza e armonia; VII 15 li versi del Salterio sono sanza dolcezza di musica e d'armonia; ché essi furono transmutati d'ebreo in greco e di greco in latino, e ne la prima transmutazione tutta quella dolcezza venne meno; II XV 1 la dolcezza di loro sermone (con riferimento alla perizia retorica di Boezio e Cassiodoro); III III 15 e dico l'anima ch'ascolta e che lo sente: ‛ ascoltare ', quanto a le parole, e ‛ sentire ' quanto a la dolcezza del suono; VII 12; Pd X 147 così vid' ïo la gloriosa rota / muoversi e render voce a voce in tempra / e in dolcezza ch'esser non pò nota / se non colà dove gioir s'insempra.
Il termine allude alla gioia, all'impressione di soavità che rimane nell'animo dopo un'esperienza piacevole, in Rime XCI 77 Amor m'avvezza / con un martiro e con una dolcezza (in rima); Vn III 2 e però che quella fu la prima volta che le sue parole si mossero per venire a li miei orecchi, presi tanta dolcezza, che come inebriato mi partio da le genti; XI 3, XXI 3 9 (ripreso ai § 5 e 8), XXVI 3, 7 10, 13 14, XXVII 4 8; Cv I I 10 dolcezza... io sento in quello che a poco a poco ricolgo; II VII 7, IV XX 9, XXI 14, XXII 2 (due volte), 11 e 17, XXVII 3; Pg II 114 ‛ Amor che ne la mente mi ragiona ' / cominciò elli allor si dolcemente, / che la dolcezza ancor dentro mi suona; Pd XX 75 l'allodoletta... tace contenta / de l'ultima dolcezza, che la sazia, cioè del piacere che le deriva dalle ultime note del suo canto melodioso (cfr., sempre con riferimento al mondo degli uccelli, Georg. I 412 " nescio qua praeter solitum dulcedine laeti "). In Cv II XV 3 la Filosofia è detta donna piena di dolcezza, per gli effetti che essa genera, cioè godimento spirituale per il possesso della verità; così in XII 7. Con riferimento agli effetti della beatitudine celeste, in Pd III 38 di vita etterna la dolcezza senti, e XXIX 140.
Il termine indica il " sentimento di dolce e tenero amore ", la " tenerezza " che lega il padre al figlio, in If XXVI 94 né dolcezza di figlio, né la pieta / del vecchio padre; vale invece " cortesia ", " amabile liberalità ", in Rime XC 54 Falle sentire, Amor, per tua dolcezza, / il gran disio ch'i' ho di veder lei. Vedi anche DOLZORE.