Dolly
Primo mammifero clonato a partire da una cellula adulta. La pecora Dolly nacque il 5 luglio 1996, ma la sua esistenza fu resa pubblica solo nel febbraio dell’anno successivo dal gruppo di ricercatori guidato da Ian Wilmut del Roslin Institute di Edimburgo. Il procedimento con cui Dolly fu creata è il cosiddetto trasferimento nucleare di cellula somatica. Un ovulo fecondato viene enucleato e al suo interno viene immesso il nucleo di una cellula adulta già differenziata. L’ovulo viene dunque reimpiantato e fatto sviluppare fino a formare un nuovo individuo, geneticamente identico (nel genoma nucleare) alla cellula adulta da cui è stato prelevato il nucleo. Dolly, in particolare, fu clonata a partire da una cellula della ghiandola mammaria di una pecora di 6 anni, e fu l’unico tentativo andato a buon fine su 277. L’anno precedente, lo stesso gruppo di ricerca aveva creato Megan e Moran, due pecore clonate a partire da cellule embrionali prelevate da una blastocisti. Dolly, soppressa nel febbraio 2003, ha sviluppato una forma di artrite a un’età relativamente giovane, facendo ipotizzare che il nucleo della cellula adulta non fosse stato adeguatamente riprogrammato, e quindi che Dolly avesse sei anni già alla nascita. È tuttavia ancora materia di dibattito se i difetti mostrati da Dolly fossero dovuti intrinsecamente al processo di clonazione, o a qualche fase da ottimizzare del procedimento di trasferimento nucleare. Le controversie etiche suscitate dalla creazione di Dolly vanno comunque al di là della capacità di creare cloni sani, vertendo soprattutto sulla liceità morale della clonazione animale che possa direttamente o indirettamente condurre alla clonazione umana. Dolly fu soppressa in seguito a un adenocarcinoma polmonare dovuto a un’infezione virale, e i suoi resti sono stati impagliati ed esposti al Royal Museum of Scotland di Edimburgo.
→ Gene