BOUQUET, dom Martin
Nacque in Amiens il 6 agosto 1685, morì a Parigi il 6 aprile 1754. Entrato nel 1706 nella Congregazione di Saint Maur e presto attratto nel fervido movimento erudito dell'ordine benedettino, mostrò, come bibliotecario di Saint-Germain-des-Prés e come collaboratore di Bernard de Montfaucon, tali e cosi eminenti qualità di studioso da essere scelto, nel 1723, per tradurre in atto il vecchio programma, tante volte auspicato e discusso, affidato dal cancelliere D'Aguesseau alla Congregazione, d'una degna raccolta delle fonti della storia francese, sotto gli auspici dello stato. Il Bouquet rispose all'aspettativa Benché allontanato per qualche tempo dai fondi documentarî indispensabili e relegato dai suoi superiori nell'abbazia di S. Giovanni di Laon (fu richiamato nel 1735 e finì con l'essere assegnato al monastero parigino dei Blancs-Manteaux, ove rimase fino alla morte), fece uscire i primi otto volumi del Recueil des historiens des Gaules et de la France (1738-1752). Sui precedenti e sulle direttive dell'opera sono da vedere le prime pagine della sua prefazione al vol. I, pubblicate anche a parte come manifesto editoriale col titolo Projet de la nouvelle collection des historiens de la France. L'idea fondamentale è la stessa già parzialmente messa in opera dal Duchesne: di dare per ognuno dei periodi in cui si può dividere la storia francese tutti gli actes rintracciabili, dando ad actes il valore generico di materiali, e spezzando all'occasione in più parti, benché l'autore non si nascondesse gl'inconvenienti del metodo, i documenti che interessino più periodi. Ai testi già noti, rivisti e migliorati, il Bouquet ne aggiunge di nuovi. Con le prefazioni, non trascurabili neppur oggi, con le note critiche, con le diligenti datazioni, con le tavole minute e preziose delle materie, ha fatto compiere reali importanti progressi alla storiografia francese. L'opera doveva giungere fino alla morte di Francesco I; quattro o cinque volumi dovevano essere consacrati alle crociate. I nove voll. del Bouquet (il nono, uscito postumo, è anch'esso opera sua) arrivano solo alla alla fine dei re della seconda razza. Dopo la sua morte il lavoro fu continuato dai benedettini (i fratelli Audiquier, dom Poirier, dom Précieux, dom Housseaux, dom Clément, dom Brial); e, quando la Congregazione di Saint-Maur fu dispersa dalla Rivoluzione, venne ripreso dall'Académie des Inscriptions et Belles Lettres (furono allora suoi continuatori il citato dom Brial, Daunou, Naudet, De Wailly, Guigniaut, Delisle).
I volumi del Recueil curati dal B. furono fedelmente ristampati sotto la direzione di L. Delisle.
Bibl.: Sulla vita si veda la prefazione al IX vol. del Recueil (pp. II-IX), riprodotta sostanzialmente nella Hist. littéraire de la Congrégation de Saint Maur, Bruxelles 1770, pp. 694-669; cfr. pure, nella edizione di F. de Fontette, la Bibl. hist. de la France del Le Long, III, pp. XXXIV-XXXV.