ASPARI, Domenico
Pittore e incisore, nato a Milano il 4 agosto 1745, morto l'8 aprile 1831. Inviato giovanissimo col sussidio di alcuni benefattori all'Accademia di Parma, vi attinse il gusto per la prospettiva e l'incisione. Dopo un breve tirocinio nello studio del pittore Valdrighi, provatosi in alcune decorazioni del Palazzo ducale, ritornò ventenne a Milano, ove, dopo anni difficili, ottenne di far parte del primo gruppo d'insegnanti prescelti per l'accademia di belle arti, istituita dal governo austriaco nel 1776. Professore di elementi di figura, tenne con lode l'ufficio per cinquant'anni. La sua opera di pittore è povera e poco conosciuta. È buona eccezione il fermo ed espressivo autoritratto, ora alla Pinacoteca di Brera. Migliori successi raggiunse nel campo dell'incisione. Oltre alla serie, oggi estremamente rara, delle Vedute dei chiostri dei monaci cistercensi, sono soprattutto ricercate le Vedute di Milano, di grande formato (63 × 41), che egli incise in numero di sedici, alla maniera pittorica, come allora si diceva, e cioè all'acquaforte, finite di bulino e di puntasecca. Eseguite tra il 1786 e il 1792, palesano un continuo progresso dell'artista dall'imitazione del Piranesi (al quale assomiglia però meno nella tecnica che nella scelta dei soggetti e nella composizione) a una sua forma più originale, precisa e nitida. L'A. coltivò pure l'architettura e, secondo quel che ci dice il Cassina, disegnò la fronte della casa degli Atellani, che Angelo Pianca rinnovò intorno al 1823 presso la chiesa delle Grazie.
Forse ebbe mano in questa sua unica opera d'architettura anche il figlio Carlo, che fu pure per parecchi anni insegnante di disegno nelle scuole di Brera e morì poco dopo il padre, nel 1834. Allievo dell'Albertolli, fu architetto di grido e diede nel 1810 i disegni per l'Arena del Sole di Bologna nel corretto e un po' freddo stile dei suoi tempi.
Bibl.: Fonte principale sull'Aspari sono i due discorsi del 1831 e del 1840 d'Ignazio Fumagalli, segretario dell'Accademia di Brera: Discorso letto nella Grande Aula dell'I. R. Palazzo delle Scienze e Lettere in occasione della distribuzione dei premî nella I. R. Acc. di Belle Arti, ecc., Milano 1831, e Discorso letto nella Grande Aula, ecc., Milano 1840. Vedi anche G. Fumagalli, Un incisore milanese della fine del '700, Milano 1904, e L. Beltrami, Le ultime vedute di Milano di Domenico Aspari, Milano 1912.