BALLON, Domenico
Ballerino famoso di cui non si conoscono né la data né il luogo di nascita. L'attività del B., che fu anche coreografo, pare abbia avuto inizio nel 1778 al Teatro S. Benedetto di Venezia (Fiera dell'Ascensione), primo ballerino di mezzo carattere nel ballo Il Rinaldo (coreografo O. Viganò) e in un ballo pastorale. Come "inventore di balli", non si orientò verso un unico genere di danza, ma ideò di volta in volta azioni tragiche, comiche o balli pantomimici.
Negli "avvisi al lettore" che precedono i libretti delle sue composizioni, troviamo ribadito più volte il concetto della chiarezza dell'azione come requisito più importante di un ballo, e in tal senso dovette orientarsi la sua opera di coreografo. Egli scrisse infatti: "Desidero che coloro, che sono Maestri..: trovino salvata la condotta, l'intreccio, i caratteri, il verissimile, e il difficilissimo sviluppamento del Tragico Ballo" (cfr. Attila,ballo eroico-tragico diviso in 5 atti da rappresentarsi nel nobile teatro veneziano di S. Cassiano l'autunno 1793, p. 5).
Danzò spesso con Teresa B., non sappiamo se sua moglie o sua sorella; probabilmente sua moglie, se ella è da identificarsi con Teresa Spegbergrin, "partner" del B. al S. Benedetto nel 1778. Ipotesi non assurda, anche perché nel 1799 B. Andreoli - direttore del Teatro alla Scala - in un rapporto al dicastero centrale su una disputa avvenuta tra la B. e il coreografo F. Beretti per l'allestimento del Raoul di Crequi (disputa nella quale la prepotenza della ballerina - che rifiutava la parte assegnatale ritenendola non adeguata alla sua fama aveva avuto la meglio) scriveva: "tedesca e di quelle ostinate" (riportato da E. Bellorini). Troviamo il B. coreografo al Teatro ducale di Parma (dove si era già esibito come ballerino) nel carnevale 1785 per presentare Festa militare e Igor I ossia Olga incoronata dai russi (allora dato per la prima volta): nello spettacolo i due B. costituivano la prima coppia seria. L'anno seguente, e sempre nella stagione di carnevale, una composizione del B. (Il Trionfo di Gustavo re di Svezia)fu allestita a Firenze al Teatro della Pergola. Nell'autunno 1787 egli curò le coreografie di La Conquista del Perù ossia Amazili e Telesco e La Vedova ingegnosa ossiano Le bizzarrie del bel sesso, dati al S. Benedetto e i B. furono primi ballerini seri insieme a Giuseppe Petriz. Nello stesso teatro l'attività del B. e di Teresa fu nel 1788 molto intensa: nel carnevale danzarono in Sardanapalo re degli Assiri (ballo eroico-tragico in 5 atti), in Amor all'azzardo, Le Ninfe di Diana (ballo anacreontico) e IlCavalier benefico;di tutti questi balli il B. fu il coreografo. Dopo alcuni spettacoli dati a Lodi, si esibirono al Regio di Torino (1791), il B. come coreografo e primo ballerino insieme a Teresa e a P. Angiofini, nei balli L'Americana in Europa, Orfeo ed Euridice, Gli schiavi turchi, e di nuovo alla Pergola (autunno 1791, carnevale 1792), presentando balli comici e di mezzo carattere. Nel 1792 il Teatro Nuovo di Padova presentò spettacoli di un certo rilievo, al cui successo contribuirono i due ballerini oltre che il "musico" G. Crescentini; il B. allestì una delle sue creazioni più note, L'Incendio di Cartagine (dalla prefazione al libretto apprendiamo che il ballerino era allora al servizio di S. A. Palatina duca di Baviera). Nello stesso teatro il 12 giugno 1794 il B. presentò un ballo che avrebbe dovuto avvincere il pubblico padovano per il soggetto, La morte di Ezzelino III, tiranno di Padova, e che ebbe invece accoglienze piuttosto fredde. Nel carnevale 1793 al Carignano di Torino G. Paracca, i due B., N. Ferlotti furono primi ballerini per la serie di melodrammi giocosi della stagione, mentre nell'autunno di quell'anno a Venezia (Teatro S. Cassiano) il B. allestì Attila e un altro suo ballo già noto: Le Convulsioni. Sempre a Venezia, per la Fiera dell'Ascensione del 1795, al S. Benedetto furono dati tre balli composti dal B.: Don Gusmano (musica di V. Trento), Il Geloso in gabbia (musica di G. Nucci) e Imatrimoni all'azzardo, ma i due B. non figurarono fra i protagonisti. La carriera dal B. pare concludersi con l'anno 1795; mancano infatti notizie posteriori a questa data.
Non così per Teresa: ella, che era stata nel 1780 prima ballerina fuori dei concerti al S. Benedetto insieme a P. Angiolini (coreografo F. Clerico), danzò poi al S. Moisè nel 1795 con Pasquale Brunetti (in Adelia e Roberto, ballo di mezzo carattere di cui il Brunetti era anche coreografo), accanto al quale figurò l'anno successivo nello stesso teatro (per Il fortunato ritorno, o sia Lo spirito folletto e Ilnuovo mercato di Napoli, ambedue del Brunetti). Inoltre nel carnevale 1795 Teresa fu prima ballerina insieme a G. Ronzi nelle opere buffe date al Carignano, mentre la notizia della lite col coreografo Beretti che risale, come si è detto, al 1799, ci porta a conoscenza di una sua attività alla Scala sul finire del secolo.
Bibl.: P. E. Ferrari, Spettacoli drammaticomusicali e coreografici in Parma dall'anno 1628 all'anno 1883, Parma 1884, pp. 43, 341; G. Sacerdote, Teatro Regio di Torino. Cenni storici intorno al teatro e cronologia degli spettacoli rappresentati dal 1662 al 1890, Torino 1892, p. 88; T. Wiel, Iteatri musicali veneziani del Settecento,Venezia 1897, passim (v. Indice, p.582); E. Bellorini, Disordini in teatro a Milano al tempo delle Repubbliche Cisalpina e Italiana (1796-1805), in Arch. stor. lombardo, s. 4, VIII (1907), p. 120; B. Brunelli, Iteatri di Padova dalle origini alla fine del sec. XIX, Padova 1921, pp. 300, 306, 331; U. Morini, La R. Accademia degli Immobili ed il suo teatro "La Pergola" (1649-1925), Pisa 1926, pp. 78 s., 84; P. D. Magriel, A bibliography of dancing,New York 1936, p. 137; Encicl. d. Spettacolo,I,col. 1392.