COMETTA (Cometa), Domenico Benedetto
Oriundo di Devoggio (fraz. di Arogno) nel Canton Ticino, figlio di Giovanni e fratello dello scalpellino Antonio, dal 1583 circa fino alla morte risiedette e operò come architetto e costruttore a České Budějovice, capitale della Boemia meridionale. Dalla moglie Ludmilla Plánek ebbe due figli: uno di essi, Giovanni, diventò poi sindaco della città e morì nel 1648. Il nipote Giovanni - figlio del fratello Beltramino - che il C. fece venire nella Boemia meridionale e studiare al collegio dei gesuiti a Český Krumlov negli anni 1599-1600, divenne decano a České Budějovice. Tra il 1609 e il 1620 il C. fu membro del Consiglio municipale di Ceské Budejovice, dove acquistò parecchi beni: nel 1587 una casa, per 356 sessantine di grossi; nel 1601 un'altra, sulla Piazza Grande, per 800 sessantine, e inoltre giardini e terreni.
Fu molto attivo, soprattutto per i signori di Hradec e per quelli di Rožmberk, ma anche per le città sottoposte al loro dominio. Dal 1583 al 1595 è documentata la sua attività per Adamo di Hradec alla ricostruzione, su progetti del cognato del C., B. Maggi, del castello medievale di Hluboká.
A Jindřichův Hradec progettò per i gesuiti un collegio monumentale attorno a un cortile con arcate, fondato da Adamo di Hradec e dalla moglie Caterina di Montfort nel 1595 (i lavori furono condotti dal capomastro Martino Italiano e da un certo Antonio, forse Antonio de Sala. Nel 1608 il C. restaurò la chiesa di S. Giovanni Battista, che era stata danneggiata da un incendio. Quando B. Maggi tornò in patria, il C. divenne costruttore dell'ultimo dei signori di Rožmberk, Petr Vok: nella sua città, Česky Krumlov, costruì l'armeria (dal 1594), ricostruì la chiesa della SS. Trinità per i protestanti (tra 1596 e 1598), eresse la nuova porta della città, detta porta di Budějovice, imponente costruzione a forma di arco trionfale in accezione manieristica, ispirata a un disegno del trattato di S. Serlio (verso il 1598). A Třebon, l'ultima residenza di Petr Vok di Rožmberk, diresse lavori di ingrandimento del castello.
Negli ultimi anni del Cinquecento creò probabilmente la loggia del cortile con arcate su pilastri alla rustica al piano terreno e slanciate colonne al piano nobile; dal 1605 costruì la porta settentrionale, la biblioteca e la pinacoteca, un padiglione ed un lungo corridoio pergolato nel giardino; dal 1607 eresse l'ala lunga, che seguiva le mura cittadine con una nuova porta della città; nel 1610, la porta orientale del castello. Tutti i lavori si protrassero fino al 1611, anno della morte di Petr Vok.
Sempre a Třebon nel 1607 il C. riparò il campanile della chiesa degli agostiniani.
Gli edifici del C. sono blocchi massicci, quasi privi di articolazione esterna, con il bugnato rustico imitato da graffiti, con porte e portali manieristici di diversi tipi: alcuni con bugnato rustico e pilastri cinti da strisce di pietra o da colonne liscie; altri consistono in un'edicola classicheggiante con colonne binate, ma sempre con elementi manieristici.
Il C. morì a České Budějovice nel 1620, dopo il 9 ottobre, data del suo testamento.
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