BERRA, Domenico
Nato a Milano nel 1771, da Francesco e da Antonia Pensa, nel 1803 sposò Carolina Frapolli, da cui ebbe tre figli: Teresa, Antonia e Francesco.
Avvocato e proprietario fondiario, il B. realizzò utili esperienze in agricoltura e le divulgò attraverso libri e articoli. Nel 1808 fu tra i sostenitori del tentativo operato dal governo del Regno italico di introdurre l'allevamento delle pecore spagnole allo scopo di migliorare la produzione di lana nazionale.
Il B. fu in stretta corrispondenza con Filippo Re, il grande agronomo emiliano, e collaborò agli Annali dell'agricoltura del Regno d'Italia.
Notevole, nel 1811,un articolo intitolato Delle marcite, nel quale, dopo aver messo in evidenza la notevole importanza di questa tipica coltivazione del territorio milanese irriguo per l'economia delle aziende agricole, descriveva le modalità tecniche necessarie per realizzarla (l'argomento fu ampliato, nel 1822,in un volume, Dei prati del Basso Milanese detti a marcita, assai apprezzato da S. Jacini).
L'opera di divulgazione del B. si indirizzò anche verso altri settori dell'attività agricola. Scrisse, infatti, sulla necessità di migliorare l'allevamento dei bovini e sui modi per superare la crisi di sovraproduzione dei grani in un mercato caratterizzato da prezzi in costante discesa, di cui ebbe esperienza diretta negli anni dopo il 1815.
Morì a Milano il 1° ott. 1835.
Il B. può essere compreso in quel gruppo di proprietari e imprenditori teorico-pratici, come Vincenzo Dandolo e Agostino Bassi, la cui azione ha rappresentato un efficace stimolo per indirizzare i possessori lombardi di fondi dell'età della Restaurazione sulla via del progresso agricolo.
Scritti: Della coltivazione degli orti di Milano, in Ann. dell'agricoltura del Regno d'Italia ,V(gennaio-marzo 1810), pp. 105-134; Sull'uso dello sterco umano per concime, ibid., VIII (ottobre-dicembre 1810), pp. 57-71; Delle marcite, ibid., XI (agosto 1811), pp. 97-142; Dei prati del Basso Milanese detti a marcita, Milano 1822; Lett. del sig. avv. D. B. in risposta all'articolo… intorno al suo trattato Dei prati del Basso Milanese detti a marcita, in Biblioteca italiana, VIII (1823), n. 29, pp. 271-287; Sull'attuale avvilimento del prezzo dei grani e suggerimenti agrari per porvi riparo. Mem. scritta nel 1823, Vienna 1826; Del vantaggio che potrebbesi ricavare introducendo delle macchine nella agricoltura del Basso Milanese…, in Biblioteca italiana, XI (1826), n. 43, pp. 350-363; Mem. sul bestiame bovino della Lombardia, Milano 1827; Del modo di allevare il bestiame bovino e formarne nuove razze nostrali, Milano 1829; L'avv. D. B. ai signori direttori della Biblioteca italiana in risposta ad alcune osservaz. fatte al suo libro intitolato Del modo di allevare bestiame bovino, in Biblioteca italiana, XV (1830), n. 57, pp. 250-269; Lett. dell'avv. D. B. ai signori editori degli Ann. univ. di agricoltura in risposta alle loro deduzioni stampate nei fasc. di maggio e giugno, in Ann. univ. di tecnologia, di agricoltura…, X (1830), pp. 172-220.
Fonti e Bibl.: Oltre che dagli scritti del B., le notizie sono state ricavate in Arch. di Stato di Milano, Commercio, parte antica, cart. 88; Milano, Arch. stor. civico, Famiglie, cart. 156; Milano, Arch. dell'Arcivescovado, Parrocchia di S. Tommaso, Registro dei morti dal 4 genn. 1834 al 29 apr. 1839.