COTUGNO, Domenico
Medico, nato a Ruvo di Puglia nel 1736, morto a Napoli nel 1822. Studiò medicina a Napoli, fu uno dei più chiari ingegni e dei più fervidi patrioti del tempo, osservatore acutissimo, insigne igienista, iniziatore previdente di misure profilattiche contro la diffusione della tubercolosi; diede un contributo importantissimo anche all'anatomia patologica. Scoperse il nervo naso-palatino e nell'orecchio interno gli acquedotti del vestibolo e della chiocciola, affermò per primo l'esistenza del liquido cefalo-rachidiano e per primo constatò sperimentalmente la presenza dell'albumina nell'urina del nefritico. A lui spetta altresì la priorità dell'idea dell'audizione; descrisse magistralmente l'ischialgia che fu chiamata "malattia di Cotugno". La sua opera più importante, alla quale deve in grandissima parte la sua fama, è intitolata De aquaeductibus auris humanae internae anatomica dissertatio (Napoli 1761).
Bibl.: A. Politzer, Geschichte der Ohrenheilkunde, Stoccarda 1907; G. Bilancioni, Lettere inedite di D. C., in Arch. ital. di otologia (1914 e 1915); P. Capparoni, Profili bio-bibliografici di medici e naturalisti celebri italiani dal sec. XV al sec. XVIII, I, Roma 1925.