D'ANGELI (de Angeli, Angeli), Domenico
Figlio forse di Giovanni Battista Angeli, attivo in Slesia nel 1679, nacque a Scaria (fraz. di Longo d'Intelvi, prov. di Como) nel 1672; era probabilmente parente di Giovanni de Angeli, originario di Milano, allievo dell'Accademia di Vienna nel 1730. Nel 1718 il D., a Passavia, sposò Caterina, figlia dello stuccatore Paolo Aglio, dalla quale ebbe numerosi figli battezzati nella città bavarese tra il 1720 e 1726. Fu operoso come costruttore in un'area che oggi comprende Cecoslovacchia, Austria e Baviera.
Intorno al 1700 era ancora allievo muratore presso il maestro muratore viennese Andrea Simone Carove e dopo il 1700, ma prima del 1709, era occupato alla costruzione della chiesa dell'Assunzione a Polná nell'odierna Cecoslovacchia. Sempre nello stesso periodo, e nella stessa regione, egli edificò per il conte Pötting il castello di Tupadla. Intorno al 1709 risiedeva a Znojmo dove lavorava per i domenicani, dal cui priore fu poi raccomandato come esperto costruttore all'abate del monastero di Rajhrad. Nel 1709-10 lavorava per il conte Johannes Adam von Questenberg: per lui ricostruì un castello su progetto di J. Prandtauer a Jaromĕřice nad Rokytnou (Cecoslovacchia), e a Rappoltenkirchen (Austria) sovrintese ai lavori di modifica del castello (giardino, grotta, ecc.).
Dal 1718 (0 1713) al 1738 il D. fu architetto del principe vescovo di Passavia. Intorno al 1713 lavorava all'edificio parrocchiale di Freyung (Bayer-Wald) e rinnovò l'altana del castello di Niederhaus a Passavia. Per il principe vescovo conte Raimund Ferdinand von Rabatta costruì un castello di caccia a Thymau (Baviera) nel 1718. L'8 luglio 1718, in qualità di perito e di rappresentante del committente - il conte Johann Reichard von Gallenberg - preposto del capitolo del duomo di Passavia, era presente alla firma del contratto con il maestro muratore Jakob Öckl (Öttl) per la costruzione della parrocchiale di Nieder Hollabrunn (Austria). Si suppone che abbia partecipato alla costruzione della residenza vescovile a Passavia. Nel 1728 presentò al conte Lamberg alcuni progetti per la ricostruzione del castello di Steyr, nei pressi di Linz, leso tempo prima da un incendio. Secondo il preventivo e le due perizie autografe relative al vecchio castello si trattava però solo di una semplice riparazione dell'edificio che non poteva soddisfare il committente (il castello barocco attuale risale al progetto di J. M. Prunner di Linz).
Morì a Passavia l'8 dic. 1738.
Il D. è uno di quei costruttori dell'Italia settentrionale che nella prima metà del secolo XVIII si conquistarono grande considerazione presso i committenti laici ed ecclesiastici nei paesi a Nord delle Alpi per le loro capacità tecniche e organizzative. È difficile rendersi conto dei risultati artistici e dei caratteri stilistici dell'architettura del D.; il suo contributo come progettista è in qualche modo accertato soltanto a Polná, Tupadla, Thymau e nella residenza vescovile di Passavia. Questo gruppo di costruzioni è caratterizzato da elementi stilistici simili. Il D. articolava all'esterno le masse compatte della sua architettura tramite un rilievo piatto di lesene e cornici nel gusto planimetrico dell'Italia settentrionale. Il repertorio architettonico del D. presenta anche qualche affinità formale con le costruzioni del Carove in Slesia.
Fonti e Bibl.: F. Cavarocchi, Archival. Urkunden der intelvesischen Künstler, in Jahrbuch Ostbayerische Grenzmarken,VIII (1966), p. 272; A. Ilg, Kunstgeschichtliches aus Steyr, in Mitteil. der kaiserl. Königl. Centralkomission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst und historischen Denkmale, n. s., XVI (1890), pp. 100 ss.; B. Rerych, Polensko a Ètocko, Praha 1912; R. Guby, Ein Passauer Album vor zweihundert Jahren, in Heimatglocken,suppl. a Donau-Zeitung (Passau), 1929, n. 5, p. 19; A. Birnbaumová, Soupis památek historickìch a uměleckìch v politickém okrese čáslavském (Catal. dei monumenti storici ed artistici nella regione polit. di Časlav), Praha 1929, pp. 334 ss.; B. Grimschitz, Johann Michael Prunner, Wien 1960, pp. 76 s.; V. Richter-B. Samek-M. Stehlík, Znojmo, Praha 1966, pp. 69 s.; J. Oswald, Der fürstbischöflich-passauischer Hofbaumeister D. D. (1672-1738), in Jahrbuch Ostbayerische Grenzmarken, XI (1969), pp. 169 ss.; P. Fidler, Přestavba zámku v Jaroměřicích nad Rokytnou v letech 1709-1737. Příspěvky ke katalogu prací Jakuba Prandtauera... (Ricostruzione del castello di Jaroměřice nad Rokytnou negli anni 1709-1737. Contributi per il calcolo dei lavori di Jakub Prandtaucr [1660-1726]), tesi dott. Univ. di Brno 1972, pp. 27 s., 107 s., note 62, 78 s., 533-540; I. Sedlák, Architektêra zámku a chrámu sv. Markéty v Jaroměřicích nad Rokytnou (L'architettura del castello e del duomo di S. Margherita a Jaroměřice nad Rokytnou), in Oživotě a umění (Della vita e dell'arte), Jaroměřice-Brno 1974, pp. 364 ss.; P. Fidler, Příspěvky ke slovníku umělcê a rěmeslníkê na Moravě v 17. a 18. století (Contributi al lessico degli artisti e degli artigiani in Moravia nei secoli 17º e 18º), in Studia minora Facultatis philosophiae Universitaris Brunensis, Series historiae artium, 1975-1976, nn. 19-20, Brno 1976, pp. 128 s.; K. Kalinowski, Architektêra doby baroku na Sùesku (L'archit. dell'epoca del Barocco in Slesia), Warszawa 1977, pp. 25, 66.