Scultore, architetto e fonditore padovano (sec. 15º). La sua educazione padovana è evidente nei molti richiami nelle sue opere a Donatello, ma subì, oltre quello della pittura ferrarese coeva, anche l'influsso di F. Lippi e della corrente ghibertiana che faceva capo a N. Baroncelli. La sua maniera è minuta, ma ricca di colore e di finezze decorative. Lavorando a Ferrara col Baroncelli, ne continuò e compì (1454) il monumento equestre di Borso d'Este, poi distrutto. Eseguì (1466) due statue in bronzo (S. Giorgio e S. Maurelio) per il duomo e il fregio di stucco nell'anticamera del palazzo Schifanoia a Ferrara (1467). Altre opere gli vengono attribuite, tra cui una Madonna a rilievo (Musei di Berlino) e una Crocifissione nella collezione Massari di Ferrara.