FERRATA, Domenico
Cardinale, nato a Gradoli, presso Viterbo, il 4 marzo 1847, morto a Roma il 10 ottobre 1914. Studiò nel collegio dei gesuiti di Orvieto, quindi nel seminario di Montepulciano, infine si laureò in diritto canonico civile e in teologia all'università romana. Insegnante dapprima di diritto canonico, poi di storia ecclesiastica e di teologia dogmatica nel seminario di Propaganda Fide, fu pure avvocato della Congregazione dei riti, e in questa sua qualità perorò per la beatificazione di Giovanna d'Arco. Entrato in diplomazia, fu uditore della nunziatura di Parigi (1879) e tornato a Roma tre anni dopo, ebbe la nomina a sottosegretario degli affari ecclesiastici straordinarî, quindi (1884) a presidente dell'accademia dei nobili. Nunzio a Bruxelles nel 1885, fu abilissimo a intavolare negoziati per definire le competizioni fra il governo belga e la Santa Sede, riattivando relazioni diplomatiche che da sei anni erano state interrotte; e tornato a Roma dopo una delicata missione compiuta in Svizzera, fu nominato nunzio a Parigi (1891), dove rimase cinque anni, fino a quando Leone XIII lo richiamò a Roma, creandolo cardinale (22 giugno 1896). Fu successivamente prefetto delle congregazioni: delle indulgenze (1899), dei riti (1900), dei vescovi e regolari (1902), dei sacramenti (1908), e infine fu segretario della congregazione del Sant'Uffizio. Benedetto XV, lo stesso giorno in cui fu innalzato al pontificato (3 settembre 1914), annunziò al card. F. di volerlo con sé come segretario di stato; ma il porporato tenne quella carica appena per poche settimane.