CACCIA, Domenico Gaudenzio Giuseppe
Nato a Novara il 27 luglio 1881 da Angelo e da Ottavia Lampugnani, all'età di tredici anni iniziò a lavorare come apprendista libraio presso la Libreria salesiana di Torino. La vocazione alla vita salesiana lo indusse a entrare nel noviziato, fino a diventare coadiutore; nel frattempo si perfezionava nell'arte tipografica sotto la guida del padre Filippo Rinaldi, prefetto generale della Congregazione.
Il C. intuì rapidamente l'importanza dell'attività editoriale e l'esigenza di un ammodernamento dei settore nei vari aspetti amministrativi, tecnici, industriali e culturali. Nominato nel 1903 direttore della Libreria salesiana di via Cottolengo a Torino, e in seguito sovraintendente delle altre prime librerie salesiane, egli favorì pertanto la crescita dell'editrice salesiana e il suo adeguamento alle esigenze dei tempi, avendo pur sempre come obiettivo la formazione religiosa dei giovani secondo l'ottica della sua Congregazione, fino a pervenire il 31 luglio 1908 alla costituzione a Torino della Società editrice internazionale (SEI) con capitale iniziale di lire 400.000, cui egli legò la sua opera di industriale editore. Sotto la direzione dei C., la SEI ebbe una rapida crescita (il 25 febbr. 1911 il capitale sociale veniva portato a 800.000 lire e il 24 apr. 1913 a 1.000.000), affermandosi progressivamente tra le due guerre (nel 1930 il capitale veniva elevato a 2.000.000 e nel 1934, aumentando gratuitamente il valore delle azioni a lire 200, a 4.000.000) come una delle principali case editrici italiane e conquistando un primato tra quelle cattoliche orientate verso la scuola. Oltre ai libri di testo la SEI curò pubblicazioni culturali, scientifiche e pedagogiche, dizionari, collane di narrativa, riviste specializzate e la grandiosa Enciclopedia classica.
Per raccordare la produzione al mercato e puntare su un vasto pubblico, il C. dedicò una particolare cura al potenziamento dell'organizzazione commerciale, creando una struttura articolata su un centinaio di rappresentanze e una nutrita serie di filiali a Milano, Genova, Parma, Padova. Roma, Napoli, Bari e Catania. Parallelamente allo sviluppo editoriale, la SEI si dotò di un potente stabilimento tipografico, dove trovarono lavoro numerosi ex allievi delle scuole tipografiche salesiane (nel 1959 - anno in cui egli si ritirò dall'attività imprenditoriale - i dipendenti erano 540). Prima in Italia ad adottare le rotative ad uso editoriale (alternando alla stampa dei Bollettino salesiano, in diverse lingue e diffuso in tutto il mondo, le edizioni scolastiche ad elevata tiratura) e pronta a rinnovare gli impianti con rotative tipo-litografiche adeguate all'accresciuta produzione editoriale, la SEI riuscì costantemente a tenere il passo con i mutamenti tecnologici del settore, mentre la scelta delle opere veniva affidata alla sensibilità e alla mediazione culturale del Caccia. A coronamento di un vasto impegno nel campo della comunicazione, nel 1951 questi decise di iniziare un'attività editoriale filmistica, creando a Roma l'Ufficio films scolastici educativi.
A metà degli anni Cinquanta l'assetto finanziario della società ebbe un notevole rafforzamento (con l'elevazione - nel 1955 - del capitale a 400 milioni di lire mediante l'aumento gratuito del valore di ogni azione posseduta a lire 6400 e la distribuzione di nuove azioni dietro versamento di lire 13.600 per ciascuna): ciò consentì nuovi investimenti che produssero un incremento del fatturato giunto a 1925 milioni nel 1959 e il raggiungimento di cospicui utili.
Promotore di provvidenze assistenziali, con l'organizzazione del Gruppo anziani e l'istituzione della Cassa mutua aziendale, per la sua opera il C. ottenne numerose onorificenze, tra cui quelle di commendatore della Corona d'Italia (1931), grand'ufficiale al merito della Repubblica italiana (1955) e cavaliere al merito dei lavoro (1958), nonché la medaglia d'oro di prima classe per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte (1957).
Lasciata nel 1959 la carica di consigliere delegato e direttore della SEI, il C. mori a Piossasco (Torino) il 16 apr. 1963.
Fonti e Bibl.: Torino, Archivio della Società editrice internazionale, Fondo Caccia, G. C. cavaliere del lavoro; ibid., Le grandi figure dell'economia italiana: G. C.; Società italiane per azioni. Notizie statistiche, X-XXI, Roma 1925-1961; Artefici del lavoro italiano, a cura della Federazione nazionale cavalieri del lavoro, Roma 1955, pp. 137-138; E. Carrà, Grand'Uff. G. C., Torino 1963.