Architetto (Montagnola, Lugano, 1788 - ivi 1845), attivo in Russia. Iniziò a lavorare con il padre Giovanni Battista (1762-1819), architetto al servizio dello zar che, tra l'altro, aveva collaborato alla riedificazione del Cremlino dopo l'incendio del 1812. Significativo esponente del neoclassicismo, G. realizzò a Mosca numerose opere: l'Università (1817-19), il palazzo del Consiglio di tutela, la Casa delle vedove (1820), il palazzo Lunin (1823, poi Banca di stato), il palazzo Razumovskij (1824, poi museo della Rivoluzione), varie ville ai limiti della città (Usacev, poi Najdenov; Colicyn).