Pittore (Milano 1815 - ivi 1878); allievo di L. Sabatelli a Brera, esordì dipingendo quadri storici e religiosi alla maniera di F. Hayez e si perfezionò a Roma. Dopo aver preso parte ai moti del 1848 fu costretto a rifugiarsi in Svizzera; di là passò a Firenze, e rientrò a Milano soltanto nel 1859. Venne pertanto a contatto con l'arte svizzera e con la corrente macchiaiola. I. si volse al quadro di genere, con maggior libertà pittorica di fronte alla tradizione accademica: furono dapprima soggetti patriottici (Il bollettino della pace di Villafranca, 1860, Roma, Galleria d'arte moderna), quindi soggetti più varî, arguti, sentimentali, popolari (Scuola di sartine, Milano, Galleria d'arte moderna).