MORA, Domenico
Bolognese, ebbe nella seconda metà del Cinquecento vita avventurosa. Di professione soldato, durante le guerre di religione, combatté con ugonotti, Turchi, Moscoviti; s'acquistò il titolo di gentiluomo grisone, forse militando alla testa dei soldati di quel cantone, e dalla Polonia, ove fu colonnello e governatore, probabilmente tornò in Italia sui primi del sec. XVII.
Scrisse di cose militari e d'ingegneria e due trattati: Il Soldato (Venezia 1570) intorno a quello "che a un vero soldato e nobil cavaliere si conviene sapere ed esercitare nel mestiere dell'armi", e Il Cavaliere (Vilna 1589) in risposta al "Gentiluomo del signor Mutio Girolamo".
Bibl.: Bongi, Annali dei Giolito, Roma 1890, pp. 300-304.