Scrittore (Napoli 1921 - ivi 1994). Si mise in luce con alcune raccolte di racconti (Spaccanapoli, 1947; Gesù, fate luce, 1950; Quel che vide Cummeo, 1955) ispirate agli aspetti più umili e quotidiani della vita napoletana e del Mezzogiorno in genere, nelle quali si mescolano modi di un risentito realismo e un estro immaginifico e barocco. Collaboratore di numerosi quotidiani (Corriere della sera, Il mattino, ecc.), autore di romanzi (Ritratto di maggio, 1953; Una vampata di rossore, 1959; Ninfa plebea, 1992) e di testi teatrali (Le formicole rosse, 1948; Re Mida, 1979), continuò comunque a offrire i risultati migliori nelle raccolte di novelle e prose (Il re e il lustrascarpe, 1960; La signora è una vagabonda, 1968; Diario napoletano, 1971; Tentazione e altri racconti, 1976; Il fondaco nudo, 1985; Pensieri della notte, 1987), ricche di raffigurazioni drammatiche e umoristiche di personaggi, situazioni e ambienti.