REA, Domenico
(App. III, II, p. 583)
Scrittore italiano, morto a Napoli il 25 gennaio 1994. Fu tra i fondatori e i redattori della rivista Ragioni narrative (1960-61). Ha svolto un'intensa attività giornalistica, collaborando a quotidiani e periodici con articoli e inchieste.
Tra gli anni Sessanta e Ottanta la produzione di R. è stata prevalentemente di tipo saggistico, dedicata a un'analisi accorata, ma al tempo stesso disincantata e aliena da ogni patetico sentimentalismo, della realtà meridionale e specificatamente napoletana, e al degrado del suo tessuto umano e civile (L'altra faccia, 1965; Diario napoletano, 1971; Fate bene alle anime del Purgatorio. Illuminazioni napoletane, 1977; Pensieri della notte, raccolta di elzeviri pubblicati su Il Mattino, 1987; Il valzer dei mendicanti e altri scritti, 1989). Sulla medesima tematica s'incentra anche la produzione narrativa, costituita da racconti e novelle: La signora è una vagabonda (1968); Tentazione e altri racconti (1976); Il fondaco nudo (1985). Al romanzo R. è tornato solo nel 1992 con Ninfa plebea (premio Strega 1993): cronaca, ambientata nella mitica Nofi delle sue prime opere, dell'iniziazione alla vita e al sesso dell'adolescente Miluzza, Lolita partenopea in cui si fondono sagacia e ingenuità, spregiudicatezza e candore, intensità di sentimento e rassegnato fatalismo; le fa corona l'universo ''plebeo'' dei bassi, rappresentato con caleidoscopica vivacità, in un continuo alternarsi di nudo realismo descrittivo e sbrigliata fantasia immaginifica.
R. ha pubblicato anche una raccolta di poesie, Nubi (1976). Nel 1979, dopo un fortunoso ritrovamento del manoscritto, è stata edita e rappresentata la commedia Re Mida, scritta nel 1958.
Bibl.: G. Piancastelli, Domenico Rea, Firenze 1975; S. Prina, Invito alla lettura di Domenico Rea, Milano 1980; V. Romeo, Domenico Rea lo stilista plebeo, Napoli 1987.