SARRO (o Sarri), Domenico
Musicista, nato a Trani (Bari) il 24 dicembre 1679, morto a Napoli nel 1744. Studiò a Napoli, nel conservatorio di S. Onofrio, con Angelo Durante. Fu vicemaestro e poi maestro, dal 1713, della Real Cappella di Napoli. Scrisse molto per i teatri di Napoli e conquistò fama europea con le sue opere (circa 40), rappresentate un po' dovunque. Tra esse sono degne di ricordo: Didone abbandonata (1724), su libretto di Metastasio e della quale fu superba interprete la celebre Marianna Benti-Bulgarelli detta "La Romanina" (v., VI, p. 655); Achille in Sciro (Metastasio), col quale fu inaugurato, il 4 novembre 1737, il teatro S. Carlo; e ancora Candaule re di Lidia (1706), I Gemelli rivali (1713), Arsace (1718), Alessandro Severo (1719), Ginevra di Scozia (1720), Artemisia (1721), La Finta pellegrina (1734), Rosaura (1738), ecc. Scrisse inoltre alcuni oratorî, cantate a 3 voci, serenate, un Concerto per due violini, flauto, viola, violoncello e basso, ecc.