DOMINICA.
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Anna Bordoni. – Stato dell’America Centrale insulare. Il Paese (71.293 ab. al censimento del 2011, 72.341 secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economicand Social Affairs, del 2014)
mostra una crescita annua bassa, dovuta alla consistente emigrazione, mentre l’incremento naturale rimane positivo, grazie a un tasso di natalità (13,1‰ nel 2010) superiore a quello di mortalità (8,1‰).
Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO per la bellezza naturale e la biodiversità, basa la propria economia sul turismo e sulla tradizionale coltura delle banane. Per diversificare, il governo ha avviato attività finanziarie off-shore (anche se con severe norme di antiriciclaggio) e accordi di collaborazione con l’Unione Europea per lo sfruttamento dell’energia geotermica.
Storia di Vincenzo Piglionica. – Dopo le elezioni del maggio 2005 e la conferma di Roosevelt Skerrit nel ruolo di premier, D. proseguì le politiche di risanamento economico concordate con il Fondo monetario internazionale, rafforzando il quadro della finanza pubblica e procedendo con la ristrutturazione del debito. Tra gli obiettivi prioritari della sua azione, l’esecutivo pose il perseguimento di una crescita stabile e la riduzione della povertà, presentando a tal fine nell’aprile 2006 la sua prima Strategia per la crescita e la protezione sociale; sul piano fiscale nel marzo dello stesso anno fu invece introdotta l’imposta sul valore aggiunto. I danni provocati dall’uragano Dean dell’agosto 2007 e la successiva crisi globale ebbero effetti negativi sul Paese, che nel dicembre del 2009 – in anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista per maggio 2010 – tornò alle urne per il rinnovo del Parlamento. Il Labour party of Dominica (LPD) si aggiudicò 18 dei 21 seggi in palio; i rimanenti 3 furono invece conquistati dall’United workers party (UWP), che contestò tuttavia i risultati. L’UWP presentò inoltre ricorso contro l’elezione del confermato premier Skerrit, lamentando una violazione delle norme elettorali per la sua doppia cittadinanza (francese accanto a quella di Dominica). Nel gennaio 2012, il tribunale si pronunciò in favore di Skerrit e la sentenza fu poi confermata in appello. L’opposizione boicottò anche il voto parlamentare per l’elezione dei successivi due capi dello Stato: nel settembre 2012 quel la di Eliud Williams, subentrato al presidente Nicholas Liverpool dimessosi per motivi di salute; nel settembre 2013 quella di Charles Savarin. Nelle elezioni parlamentari di dicembre 2014, il LPD si confermò vincitore conquistando 15 seggi, e Skerrit assunse per la quarta volta l’incarico di premier.