BOUHOURS, Dominique
Gesuita e letterato, nato a Parigi nel 1628, morto nel 1702. Fbbe incarichi di fiducia dal suo ordine, fu stimato dalla corte (inviato nel 1662 a Dunkerque come missionario della guarnigione; nominato precettore del figlio di Colbert [1665-6]). salì in rinomanza, godendo l'amicizia di grandi scrittori della corrente classica (Boileau, Racine, ecc.) e attirandosi le critiche dei giansenisti. Suscitò, soprattutto nel campo letterario, polemiche che si continuarono in Italia per un secolo intero dai nostri letterati settecentisti, preoccupati di difendere la lingua e la letteratura italiana. L'ideale dei poeti francesi del 1660 codificato nell'Art poétique di Boileau fu perseguito e definito da lui come dal Rapin con sfumature nuove e amplificazioni notevoli, sebbene con minor forza di dottrina estetica e di senso letterario. Dal punto di vista francese la sua opera si spiega e si giustifica: innamorato sinceramente dei grandi classici del suo secolo - e per questo, pur gesuita, lodato dal Voltaire - si può dire un precursore di quel sent: mento di egemonia intellettuale, che fu in seguito comune a tanti francesi. Donde la reazione degli stranieri, sempre viva, mentre cresceva il prestigio delle rispettive letterature. Poi non si parlò più di lui, ma gli studiosi moderni tornano ad occuparsi del contenuto e della fortuna delle sue opere, di qualcuna delle quali recentemente si è fatta la ristampa per l'interesse storico che ancora presenta. Oltre a studî grammaticali e rettorici, scrisse: Vie de S. Ignace de Loyola (1679), Vie de S. François Xavier (1682), altri lavori riguardanti la sua compagnia e una traduzione francese del Nuovo Testamento (1697), fatta in opposizione a quella dei solitari di Port-Roval.
Opere: Entretiens d'Ariste et d'Eugène, 1671 (ripubbl. da R. Radouant, in Coll. des chefs-d'øuvre méconnus, Parigi 1920); Doutes sur la langue franç., 1674; Remarques nouvelles sur la lang. franF., 1674; La manière de bien penser sur les ouvrages de l'esprit, 1687 (ristampata nel 1691, nel 1715 e più tardi ancora); Pensées ingénieuses des anciens et des modernes, 1689; Autres Remarques nouvelles, 1692; Recueil de vers choisis, p. par Bouhours, 1693.
Bibl.: Éloge du P. B., in Journal des Savants, 1702; Marchese Orsi, Considerazioni ecc., 1702-03 (tutti gli scritti relativi alla polemica franco-italiana furono pubblicati a Modena nel 1735 da B. Soliani in 2 voll.); S. Doncieux, Le P. B., Parigi 1886; F. Foffano, Una polemica letter. nel Settecento, in Ricerche letter., Livorno 1897; A. Boeri, Una contesa letter. franco-ital. nel sec. XVIII, Palermo 1900; E. Rosset, Le père B. critique de la langue des écrivains jansénistes, in Annales de l'Université de Grenoble, 1908; G. Maugain, L'Italie dans quelques publications des Jésuites franç., 1910; L. Sorrento, Francia e Spagna nel Settecento, Milano 1928 (per l'occasione del terzo centenario della nascita, v. l'art. di René Aigrain, in la Vie catholique, 15 maggio 1928).