FERNANDEZ, Dominique
Critico e italianista francese, nato a Neuilly-sur-Seine il 25 agosto 1929. Dopo gli studi all'École Normale Supérieure, insegnò italiano all'Institut Français di Napoli. Attualmente, F. è professore d'italiano all'università di Rennes e critico letterario dell'Express e della Quinzaine littéraire. Ha dedicato all'Italia molte opere di critica letteraria e d'inchiesta; dopo aver esordito con Le roman italien et la crise de la conscience moderne (1958; trad. it., Milano 1967), studio su Moravia, Pavese e i neorealisti, F. ha pubblicato un importante saggio sulla civiltà mediterranea e, in particolare, sul Meridione italiano che viene analizzato nella prospettiva sociologica e psicanalitica (Mère Méditerranée, 1965; trad. it., Milano 1967). Dopo aver portato a maturazione l'impegno sociologico con Les evénements de Palerme (1966), inchiesta sulla mafia, mette a punto il metodo psicocritico con L'Échec de Pavese (1968), Il mito dell'America negli intellettuali italiani fra il 1930 e il 1950 (1969), L'arbre jusqu'aux racines (1972), saggio di chiarissima impostazione freudiana sulla creazione letteraria. F. è anche scrittore di romanzi: L'Écorce des pierres (1959), L'aube (1962), Lettre à Dora (1969), Les enfants de Gogol (1971) e Porporino ou les mystères de Naples (1974) Prix Médicis 1974.
Bibl.: H. Amer, L'Écorce des pierres, in Nouvelle revue française, 15 (1960); M. Nadeau, Un roman de l'inconscient, in La quinzaine littéraire, 82 (I° nov. 1969); C. Rosso, Lettre à Dora di Fernandez, in Il Serpente e la Sirena. Dalla paura del dolore alla paura della felicità, Napoli 1972; Cl. Mauriac, De faux mémoires, un beau roman (Porporino ou les mystères de Naples), in Le Figaro littéraire, 1478 (14 sett. 1974).