CRAM, Donald James
Chimico statunitense, nato a Chester (Vermont) il 22 aprile 1919. Ha studiato prima al Rollins College, poi all'università di Nebraska. Ha lavorato per tre anni come ricercatore all'industria chimico-farmaceutica Merck, interessandosi di antibiotici (penicillina, streptomicina); nel 1945 è andato alla Harvard University, conseguendo (1947) il PhD in Chimica organica. Nel 1948 si è trasferito a Los Angeles, alla California University, come professore incaricato, e (dal 1956) come professore ordinario.
C. ha esteso le ricerche condotte da C. J. Pedersen sintetizzando un gruppo di composti eteri-corona (v. in questa Appendice) tridimensionali con caratteristiche chimiche particolari. Successivamente ha affrontato il problema della sintesi di molecole in grado d'imitare il comportamento degli enzimi presenti negli organismi viventi, costruendo molecole meno complesse capaci di dare origine ad analoghe reazioni. C. ha "creato" infatti eteri-corona in grado di simulare le reazioni tipiche della papaina e della chimotripsina.
Queste molecole, che simulano il substrato, debbono contenere centri attivi coi quali le molecole reagenti debbono venire a contatto per reagire selettivamente, senza subire deformazioni. C. ha sintetizzato molecole caratterizzate da particolare rigidità, contenenti cavità non deformabili, di dimensioni strettamente definite, capaci di presentare un'elevata selettività nei riguardi delle molecole che possono entrare per reagire.
Queste molecole, oltre che garantire la simulazione dell'azione di enzimi, possono aprire nuovi orizzonti di ricerca, per es. nella disintossicazione di organismi a seguito di assunzione di elementi quali piombo o stronzio radioattivo, legandoli selettivamente in modo da neutralizzarne l'attività, oppure ospitare nelle cavità pesticidi o farmaci che possono venire liberati gradualmente.
Per queste ricerche C. ha condiviso con C. J. Pedersen e J. M. Lehn il premio Nobel per la Chimica per il 1987.