• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

GIANNOTTI, Donato

di Michele Lupo Gentile - Enciclopedia Italiana (1932)
  • Condividi

GIANNOTTI, Donato

Michele Lupo Gentile

Scrittore politico, nato a Firenze il 27 novembre 1492, morto a Roma il 27 dicembre 1573. Addottoratosi in legge, dopo avere insegnato nello studio di Pisa nel 1527 venne eletto segretario nella Cancelleria dei Dieci. Servì con molto zelo il governo repubblicano e, riprendendo i progetti del Machiavelli, divisò di armare di tutto punto i cittadini per la difesa della loro terra; perciò, rientrati i Medici, fu mandato a confino.

Scrisse nei primi anni dell'esilio il Trattato della Repubblica fiorentina, in quattro libri, dove egli si mostra repubblicano convinto. Nel 1540 stampò il Dialogo ddla Repubblica dei Veneziani, dove sono studiate profondamente le istituzioni della Repubblica Veneziana. Il G. vagheggiò per Firenze un governo misto alla veneziana, che si va restringendo a guisa di piramide, che abbia cioè alla base un largo consiglio, poi nel mezzo due altri consigli poco numerosi e infine, al vertice, un gonfaloniere a vita, il quale rappresenti lo stato più per decoro che per esercitare una vera e propria autorità. Egli sperò di vedere abbattuto dal popolo stesso la signoria dei Medici e risuscitata a nuova vita la repubblica fiorentina. Deluso nelle speranze, dovette continuare a stare in esilio, durante il quale scrisse anche il Discorso sulla forma della repubblica di Firenze e l'altro Sopra il riordinare la repubblica di Siena e inoltre la biografia di due grandi condottieri, il Ferrucci e il Savorgnano.

Tornò due volte a Firenze per breve tratto di tempo; ma poi fu costretto a mettersi al servizio del cardinale Ridolfi, anche esso esule fiorentino, del cardlnale di Tournon, che lo condusse seco in Francia, e in ultimo di Pio V.

Egli non ebbe la visione di un'Italia indipendente e libera da ogni ingerenza straniera. Infatti nel Discorso delle cose d'Italia, indirizzato a Paolo III nel 1535, per frenare la potenza eccessiva di Carlo V, consiglia i potentati italiani ad unirsi alla Francia, che non mirava più al dominio della penisola. Il G. ha il merito di avere descritto con esattezza le forme di governo presenti e passate, di averne fatto un'ampia e acuta disamina. Rimangono ancora di lui alcune poesie giovanili in volgare e in latino e due commedie: il Vecchio amoroso in prosa e la Milesia in versi.

Ediz.: D. Giannotti, Opere politiche e letterarie annotate da F. L. Polidori con un discorso di A. Vannucci, voll. 2, Firenze 1850.

Bibl.: C. Tassin, G., sa vie, ses temps et ses doctrines, Parigi 1869; I. Sanesi, La vita e l'opera di Donato Giannotti, Pistoia 1889; E. Zanoni, D. G. nella vita e negli scritti, Roma 1900.

Vedi anche
Trifone Gabrièle Gabrièle ‹-i-è-›, Trifone. - Letterato (Venezia 1470 circa - ivi 1549). Fu uomo di grande rettitudine e vasta cultura, assai stimato da L. Ariosto, P. Bembo, B. Varchi, S. Speroni, dai maggiori uomini dell'età sua. Scrisse commenti alla Divina Commedia e al Canzoniere di Petrarca, liriche e una grammatica ... Niccolò Machiavèlli Machiavèlli, Niccolò. - Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, sappiamo che studiò grammatica dal 1476, abaco dal 1480, e che dal 1481 ... dialogo La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.  letteratura Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo proprio luogo, e senza tener conto degli elementi dialogici contenuti nelle liriche, nei poemi, nella ... Michelàngelo Buonarroti Michelàngelo (o Michelàngiolo; propr. Michelàgnolo) Buonarroti. - Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista ...
Altri risultati per GIANNOTTI, Donato
  • Giannotti, Donato
    Enciclopedia machiavelliana (2014)
    Sergio Marconi Primogenito di Lionardo, orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 novembre 1492. Ebbe come primo maestro Marcello Virgilio Adriani e quindi il filosofo Francesco Cattani da Diacceto, discepolo di Marsilio Ficino e figura di spicco nell’ambiente culturale cittadino. L’apporto ...
  • Giannòtti, Donato
    Enciclopedia on line
    Scrittore e uomo politico (Firenze 1492 - Roma 1573); fu segretario nella cancelleria dei Dieci a Firenze dal 1527 al 1530. Tornati i Medici, fu esiliato, e passò al servizio dei cardinali Ridolfi e de Tournon, poi di Pio V. Repubblicano convinto, vagheggiò per Firenze un governo misto, simile a quello ...
  • GIANNOTTI, Donato
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 54 (2000)
    Sergio Marconi Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492. Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo del Landino e del Poliziano, quindi successore di quest'ultimo allo Studio fiorentino e cancelliere della Repubblica. Il ...
Vocabolario
donare
donare v. tr. e intr. [lat. dōnare, der. di donum «dono»] (io dóno, ecc.). – 1. tr. a. Dare ad altri liberamente e senza compenso cosa utile o gradita: d. un anello alla fidanzata; gli ho donato un libro per il suo compleanno; fig.: d....
dòn²
don2 dòn2 s. m. – Voce imitativa del suono d’una grossa campana, generalmente ripetuto (don don) o unito a din (din don).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali