Tartt, Donna. – Scrittrice statunitense (n. Greenwood, Mississippi, 1963). Ha esordito nella scrittura con il romanzo The segret history (1992; trad. it. Dio di illusioni, 1992), giallo atipico e opera prima di grande spessore che, tradotta in ventitré lingue, ha venduto cinque milioni di copie in tutto il mondo divenendo un clamoroso successo editoriale. In essa si danno già come enucleate le cifre stilistiche di T.: l’abilità nel costruire trame narrative intricate ma credibili, una capacità affabulatoria in grado di mantenere costante la tensione pur nell’apparente stagnazione degli eventi e un senso tragico della vita come percorso che non può riscattarsi dai suoi traumi. Questi temi hanno sostanziato anche il successivo The little friend (2002; trad. it. 2003), romanzo per ragazzi ma rivolto agli adulti intriso di un profondo pessimismo e di una dirompente angoscia dell’essere che ne ha ampiamente confermato il successo di critica e di pubblico; anche The goldfinch (2013; trad. it. 2014), pubblicato a dieci anni di distanza e vincitore del Premio Pulitzer nel 2014, indaga con smagliante tecnica e in una vertigine di eventi i temi della solitudine e dell’emarginazione, della distruzione e della bellezza, imponendosi come opera pienamente matura e delineando nella scrittura di T. uno sviluppo lineare e coerente.