DONOSO CORTÈS, Juan, marchese di Valdegamas
Uomo politico e scrittore spagnolo, nato a Valle de Serena (Badaioz) il 6 maggio 1809 e morto a Parigi il 3 marzo 1853. Dopo una giovinezza fervida di studî filosofici e storici, si fece conoscere con una Memoria sobre la situación actual de la monarquía (1832). Da questo anno il D. entrò nella vita parlamentare: fautore della reggenza di Maria Cristina, la seguì a Parigi, come segretario particolare, e a Madrid (1843), e sostenne poi Isabella II. Ma soltanto verso il 1851 egli raggiungeva una salda coscienza morale e intellettuale: l'Ensayo sobre el catolicismo, el liberalismo y el socialismo segna la maggiore evoluzione del suo pensiero, che, affinato dalla lettura di Bonald e De Maistre, abbandona gl'ideali liberali per tornare al cattolicismo. Queste teorie, che fecero di lui il rappresentante più autorevole del movimento politico-cattolico in Spagna, trovarono ampie risonanze nell'Europa, specie in Francia, per opera di L. Veuillot, che ne tradusse gli scritti più significativi.
Bibl.: Obras, a cura di G. Tejado, Madrid 1854-56, voll. 5; Œvres de D. C., con un'introduz. di L. Veuillot, Parigi 1858-59, voll. 3; Discursos parlamentarios, Madrid 1915. L'Ensayo fu tradotto a Liegi (1851), a Firenze (1851), a Parigi (1859); e in italiano apparve una trad. di Scritti vari, Roma 1861. Confrontare M. Menéndez y Pelayo, Los Heterodoxos, III, Madrid 1918.