DOPOLAVORO
. L'Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) fu fondata con r. decr.-legge 1° maggio 1925 col compito di promuovere l'istituzione e il coordinamento di enti intesi a elevare la coscienza civile e a migliorare le condizioni fisiche di tutti i lavoratori. L'ordinamento dell'opera veniva fissato nel modo seguente: al centro un consiglio d'amministrazione, che fu presieduto nel primo biennio dal Duca D'Aosta, e una direzione generale con funzioni tecnico-amministrative; alla periferia organi tecnici, coadiuvati da un ente provinciale amministrativo. Nel maggio 1927 il Capo del governo, vista l'importanza assunta dall'istituzione nel campo politico, ritenne opportuno affidare al Partito nazionale fascista l'ente parastatale, nominando un commissario straordinario, coi poteri del consiglio.
La direzione generale disciplina tutte le iniziative degli organi provinciali, ne controlla l'amministrazione, predispone direttamente le grandi manifestazioni a carattere nazionale. Essa è suddivisa nei seguenti servizî: segreteria generale degli uffici centrali; segreteria generale amministrativa; servizio organizzazione; servizio sportivo in unione alla Commissione centrale dei giuochi e degli sports popolari; servizio per l'escursionismo attraverso la Federazione italiana dell'escursionismo, organo collaterale e dipendente; ufficio propaganda e stampa. Con questi servizî collaborano alcune commissioni tecnico-consultive, formate da persone particolarmente versate nei rami di attività sopra menzionate.
Nelle provincie vi sono gli uffici esecutivi, presieduti dal segretario federale, assistito da un direttorio provinciale, di cui fanno parte i diversi segretarî delle federazioni fasciste dei datori di lavoro e dei lavoratori, unitamente ai rappresentanti delle varie associazioni professionali, dei fasci femminili e delle comunità artigiane. L'ufficio provinciale esecutivo ha come collaboratori, per le diverse attività, dei direttori tecnici. In tal modo gli organi politici e amministrativi concorrono a fondere tutte le energie ai fini dell'opera. In ogni comune, poi, funzionano i dopolavoro comunali, presieduti dal segretario politico locale. Oltre ai dopolavoro comunali, rionali e associazioni dipendenti, esistono i dopolavoro aziendali, che mirano più particolarmente all'educazione professionale e al migliore affiatamento tra datori e prestatori d'opera. A fianco dell'organizzazione dopolavoristica maschile si è progressivamente sviluppata l'organizzazione dopolavoristica femminile, in accordo con la segreteria centrale dei fasci femminili. Il dopolavoro femminile ha promosso e incoraggiato l'istituzione di sale di maternità, di sale di ricreazione e di riposo nelle fabbriche; ha promosso corsi d'igiene, di pronto soccorso e d'infermeria; ha aperto scuole di ricamo, di taglio, di cucito e di rammendo, e ha infine realizzato manifestazioni di carattere patriottico ed educativo.
Dopolavoro statali. - Conforme a quanto è avvenuto nell'industria privata, lo Stato, come massimo datore di lavoro, non ha mancato di propugnare, in alcune sue grandi aziende, il dopolavoro statale. Sono sorti così: 1. il dopolavoro ferroviario, istituito con legge 25 ottobre 1925; 2. il dopolavoro postelegrafonico, istituito con r. decr.-legge 9 luglio 1926; 3. il dopolavoro dei monopolî di stato, istituito con r. decr.-legge 12 maggio 1927; 4. il dopolavoro coloniale, istituito con rr. decreti 21 febbraio 1929, e 22 febbraio 1930.
Educazione artistica. - All'educazione artistica delle masse l'Opera nazionale dopolavoro provvede attraverso l'organizzazione delle filodrammatiche, della cinematografia educativa, della radiotelefonia, della musica, dei cori, del folklore. Già nel 1926 erano state inquadrate 113 filodrammatiche; nel 1930 esse salirono a 1750. In questi ultimi due anni è stata organizzata, col nome di Carro di Tespi, una compagnia artistica, diretta da Gioacchino Forzano, che dà spettacoli popolari gratuiti, per la maggior parte all'aperto, nelle piazze di città, di borgate e di paesi rurali. Le associazioni musicali, che nel 1926 erano 135, sono salite nel 1930 a 3157, e hanno promosso 31.513 concerti musicali e corali. Da citarsi il concorso bandistico corale e musicale in Roma, a cui parteciparono 71 bande, con 3000 esecutori, diretti dal maestro Pietro Mascagni. Nel campo del folklore rimarrà memorabile la ricchissima pittoresca adunata dei costumi di tutta Italia e delle Colonie, indetta a Roma nel gennaio del 1930, per le nozze del principe ereditario con Maria José del Belgio. Vi parteciparono oltre seimila dopolavoristi; e il grande corteo si svolse sotto la direzione artistica di G. A. Sartorio.
Educazione fisica. - L'onorevole Turati ha definito, nella Carta dello sport, le finalità e l'ordinamento di questo ramo dell'operosità del dopolavoro. L'O.N.D. ha efficacemente contribuito a determinare, in mezzo alla gioventù operaia di tutta Italia, un interesse per le gare sportive, senza precedenti nel costume della nostra gente. A 1.200.000 circa ascendono i partecipanti annuali alle diverse manifestazioni sportive del dopolavoro. Nel 1926 le istituzioni sportive erano 467; nel 1930 ben 4800 sodalizî praticavano una vivace attività ginnico-sportiva (v. educazione fisica).
Escursionismo - Turismo - Federazione italiana dell'escursionismo. L'escursionismo ha raggiunto un particolare sviluppo nel quadro dell'attività dell'Opera; esso è diretto, in seno all'ente parastatale, dalla Federazione italiana dell'escursionismo (F. I. E.). La F. I. E. è diventata, in brevissimo tempo, un potente organo animatore di tutte le iniziative dell'escursionismo popolare. Con un'accurata preparazione tecnica e con le agevolazioni ottenute (come le riduzioni ferroviarie, sui servizî automobilistici, negli alberghi) si sono potute effettuare, e ogni anno aumentano, migliaia e migliaia di gite turistiche, di visite a città, a stabilimenti e opifici, di pellegrinaggi ai campi di battaglia. I sodalizî escursionistici nel 1926 erano 467; alla fine del 1930 essi erano saliti a 4165. Dai dati statistici raccolti risulta che, in un quadriennio, oltre 5.982.000 persone hanno partecipato alle manifestazioni promosse dall'Opera nel campo dell'educazione fisica. In ben 5010 comuni esiste una sezione del dopolavoro (v. escursionismo; turismo).
Istruzione ed educazione. - Il programma, in via di svolgimento, è il seguente: corsi serali per analfabeti e semi-analfabeti; piccole biblioteche; bande musicali; cori; dotazioni di radio e cinematografi; costituzione di filodrammatiche; cura particolare delle tradizioni e costumanze delle singole regioni italiane nel suggestivo campo folkloristico; istituzione di corsi igienici diretti dai medici condotti comunali. Nel campo dell'educazione propriamente detta, quella professionale dei contadini e dei rurali in genere costituisce il canone fondamentale dell'attività dopolavoristica: i corsi agrari, le lezioni pratiche in collaborazione con le cattedre ambulanti di agricoltura, i notevoli esperimenti nei diversi campi delle piccole industrie agrarie (bachicoltura, apicoltura, pollicoltura, coniglicoltura, con relativi concorsi, mostre, ecc.), hanno formato oggetto di particolari provvidenze e iniziative. Viva è l'opera di collaborazione data agli organi statali competenti per la propaganda forestale.
Previdenza. - Nel campo della previdenza e assistenza sociale, indipendentemente dai provvedimenti di legge in vigore e da quelli promossi dalle associazioni sindacali per l'unificazione dei sistemi di previdenza (infortunî, malattie professionali, malattie comuni), è stata introdotta l'assicurazione cumulativa extralavoro ed extraprofessionale, che permette di completare l'assicurazione obbligatoria stabilita dalla legge, coprendo dai sinistri il lavoratore durante tutta l'intera giornata. Oltre a tale forma di assicurazione, l'Opera nazionale dopolavoro, copre, gratuitamente, gl'iscritti dai rischi durante le varie manifestazioni dopolavoristiche. Quest'ultima polizza ha avuto, durante un biennio, uno sviluppo imponente, e ha valso a richiamare sotto i gagliardetti dell'istituzione la folla innumerevole degli sportivi.
Pubblicazioni dell'Opera nazionale dopolavoro: Il Dopolavoro, settimanale, trasformato, col 1° marzo 1929, nel settimanale illustrato Gente Nostra, edito tuttora dall'O. N. D.; I Quaderni del Dopolavoro, pubblicazioni senza carattere di periodicità, sostituiti insieme con altre pubblicazioni di propaganda, dal Bollettino Ufficiale, il 1° gennaio 1927, tuttora edito mensilmente dall'O. N. D.; Dopolavoro Escursionistico, rassegna quindicinale della Commissione centrale per l'escursionismo, che fondata il 15 febbraio 1927, trasformata con lo stesso nome in organo della Federazione italiana dell'escursionismo il 1° luglio 1927, è tuttora edita quindicinalmente dall'O. N. D.
Bibl.: G. Luconi, Il dopolavoro italiano, Roma 1927; G. Bertinetti, Il libro del dopolavoro, Torino 1929.