doppio
Vale " duplice ", in Pd VII 6 doppio lume, in cui " si allude alla claritas di Dio che s'accoppia al lume proprio dell'ignis felix [delle anime beate]; con che D. ribadirebbe per Giustiniano ciò che questi [vv. 1-3] ora ha detto in latino " (Scartazzini-Vandelli); ma altre interpretazioni sono possibili; v. anche ADDUARE. Pd XIII 20 doppia danza (le due corone di beati si muovono in maniera diversa e pur concorde); XXV 92 doppia vesta; mentre significa " composto di due parti diverse, anche se intimamente unite ", in Pg XXIV 123 i maladetti / ... che... / Tesëo combatter co' doppi petti (il petto dei centauri è d. perché in esso s'incontra e si unisce la duplice natura di uomini e di cavalli), e XXXI 122 la doppia fiera dentro vi raggiava (il grifone, infatti, è insieme aquila e leone).
In If XXIII 12 nacque... un altro [pensiero] poi, / che la prima paura mi fé doppia, d. vale " più grande di quanto era prima "; in Cv II XI 7 E dico la cagione, la quale è doppia, e IV XXII 10 l'uso del nostro animo è doppio, cioè pratico e speculativo, significa " di due specie ", mentre negli altri luoghi assume significati particolari, determinati dai diversi contesti: in Pg I 36 capelli... / de' quai cadeva al petto doppia lista, sta a indicare che i capelli di Catone " non ingombrano la fronte, cadono dai due lati, come ravviati " (Torraca); in Pg XVI 55 Prima [il dubbio] era scempio, e ora è fatto doppio, vuol significare che il dubbio intorno alla causa della corruzione generale, concepito da D. nell'incontro con Guido del Duca, è stato confermato dalle parole di Marco Lombardo, sicché esso, avendo una duplice origine, si è come raddoppiato; infine, in Pg XXII 56 le crude armi / de la doppia trestizia di Giocasta, D. chiama doppia trestizia i due figli di G., Eteocle e Polinice, entrambi cagione di funesto dolore alla madre.