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DORIEO Agiade

di Vincenzo Costanzi - Enciclopedia Italiana (1932)
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DORIEO (Δωριεύς, Dorieus) Agiade

Vincenzo Costanzi

Principe spartano, figlio della prima moglie del re Anassandrida, il quale, essendo senza prole il matrimonio, era stato obbligato dagli efori a sposare altra donna; ma, contro ogni consuetudine degli Spartani e di tutti i Greci, sposando la seconda donna, non aveva ripudiato la prima. Dalla seconda nacque Cleomene, ma poco dopo nacque dalla prima Dorieo, cui seguirono a poca distanza Leonida e Cleombroto. Cleomene ascese il trono (circa il 520 a. C.) e Dorieo, secondo la tradizione seguita da Erodoto, in massima veridica, sdegnando di rimanere sotto Cleomene si mise a capo di una spedizione coloniale, senza consultare l'oracolo delfico sul luogo dove recarsi. Si portò in Libia sulla costa marittima della moderna Tripolitania presso il fiume Cinipe, ma due anni dopo, cacciato dai Macei, popolazione libica, e dai Cartaginesi, tornò nel Peloponneso. Ne ripartì, sempre a capo della spedizione formata dai medesimi che l'avevano accompagnato in Libia e si recò in Occidente per colonizzare la terra di Erice, nella Sicilia occidentale, come un oracolo gli aveva suggerito. Ma giunto in Sicilia, e stabilitosi nel territorio divisato, fu sopraffatto in battaglia dai Fenici e Segestani, intorno al 500 a. C.

Bibl.: A. Holm, Geschichte Siciliens im altertum, I, p. 95 seg.; E. A. Freeman, History of Sicily, II, Oxford 1891, p. 480 seg.; Meltzer, Gesch. d. Karthager, I, p. 120; E. Pais, St. d. Sicilia, I, Torino 1894, p. 302; G. Busolt, Griech. Gesch., II, p. 157; L. Pareti, Studi siciliani e italioti, Firenze 1920, pp. 19 seg., 82 seg.; E. Meyer, Gesch. des Altertums, II, p. 308; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., I, 1, p. 383; Niese, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 1558-60.

Vedi anche
Teróne Tiranno di Agrigento (m. 472 a. C.), della famiglia degli Emmenidi; impadronitosi del governo della città (488), allargò i dominî di Agrigento verso Selinunte, Gela e Imera; donde la lotta che, alleato di Gelone di Siracusa (al quale aveva dato in moglie la figlia Damarete), condusse contro Terillo d'Imera ... Gelóne I Tiranno di Gela e poi di Siracusa (Gela 540 - Siracusa 478 a. C.). Figlio primogenito di Dinomene, ebbe dal tiranno di Gela, Ippocrate, importanti incarichi militari. Caduto Ippocrate a Ibla, G. assunse la tutela dei figli di lui; represse dapprima una rivolta dei Geloi, quindi si rese signore di Gela ... Agiadi (gr. ᾿Αγιάδαι) Denominazione di una delle due case regnanti a Sparta (➔ diarchia), fondata da un Agide, sesto discendente di Eracle. La successione degli A., ricostruita attraverso storici e cronografi antichi, sino alla metà del sec. 6° a.C. è poco attendibile. Capostipite della dinastia fu Agide I, ... Èforo Storico greco (400 a. C. circa - 340 circa). Scrisse le ῾Iστορίαι in 30 libri, dal ritorno degli Eraclidi (1104 a. C.) all'assedio di Perinto da parte di Filippo II di Macedonia (340 a. C.): una storia universale in cui erano anche esposte le vicende dei popoli barbari che erano stati in rapporto coi ...
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  • SEGESTANI
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    1. Principe spartano, figlio di Anassandrida; sdegnando di vivere sotto il fratellastro Cleomene, secondo lui ingiustamente asceso al trono (520 a. C.), si recò in Libia, ove un tentativo di colonizzazione (a E di Tripoli) fu stroncato da Cartaginesi e indigeni (circa 512); poi in Sicilia per colonizzare ...
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