DOROTHEOS (Δωρόϑεος)
2°. - Scultore della penisola calcidica (di Olynthos), figlio di Hegesandros, probabilmente del IV sec. a. C. La sua firma appare su una tavola in marmo, proveniente da Mitilene, che presenta una dedica da parte del popolo a Gn. Pompeo Magno, figlio di Gneo, chiamato "salvatore e restauratore", ritenuto perciò con sicurezza della seconda metà del I sec. a. C.; ma il ductus della firma porta altrettanto sicuramente ad una datazione intorno alla metà del IV secolo. L'ipotesi più probabile è che la tavola sia stata reimpiegata, spiegandosi così la contemporaneità di due diverse scritture.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., 279; C. Robert, in Pauly-Wissowa, V, 1905, c. 1575, s. v.; I. G., XII, 2, 202; W. Amelung, in Thieme-Becker, IX, 1913, p. 486, s. v.; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 248.