DORTMUND (A. T., 53-54-55)
Città della Gemania, la quindicesima per numero di abitanti (1925), posta nella Vestfalia occidentale (distretto di Arnsberg), 80 m. s. m., a est di Bochum e a sud di Münster, a egual distanza dalla Ruhr e dalla Lippe, affluenti di destra del Reno, in posizione intermedia fra le bassure di Münster e le ultime alture dei Monti Scistosi Renani. È la maggior città della Vestfalia e uno dei centri principali del distretto carbonifero della Ruhr (al limite tra miniere all'aria aperta e miniere sotterranee) e possiede il porto fluviale più orientale della zona. La popolazione della città, assai diminuita al principio del sec. XIX, è aumentata poi con celerissimo incremento in seguito allo sviluppo industriale che ha fatto trascurare l'agricoltura che era fino allora la risorsa principale degli abitanti. Questi erano già 61 mila nel 1871, 90 mila nel 1890, 175 mila nel 1905, 319.933 nel 1925 e ben 534.630 nel 1929 dopo l'aggregazione di Hörde, un grosso centro posto a SO. della città. L'antico suo nucleo, di pianta ovale, circondato da strade ampie, sorte sul luogo dei bastioni demoliti nel 1872, ha per centro la Marktplatz ed è percorso nel suo diametro maggiore dalle Westen- e Ostenhellweg. La grande industria ha preso sviluppo a nord e a ovest; essa si dedica soprattutto all'estrazione del carbone e alla lavorazione del ferro. Le maggiori imprese metallurgiche sono la Eisen- und Stahlwerke Hosch (fondata nel 1871: 8500 addetti) e l'Aktien-Gesellschaft Union (11 mila operai): all'estrazione dei minerali si dedicano la Harpener Bergbau (8000 operai), la Gelsenkirchener Bergwerk e l'Essener Steinkohlen Bergwerk; la prima è stata fondata nel 1756.
Grande influenza per lo sviluppo della città ha avuto l'apertura del canale Dortmund-Ems (verso Emden e il Mare del Nord) che ha facilitato l'esportazione di prodotti lavorati e del carbone e l'importazione di ferro svedese; il canale, che è stato scavato tra il 1892 e il 1899 è lungo 270 km., profondo in media 2,5 metri. Circa 15 km. a NO. si stacca da esso un altro importante canale verso il Reno (Rhein-Herne Kanal, aperto nel 1914) e più oltre il Mittelkanal (aperto nel 1917) che permette di giungere al Weser e a Hannover. Il porto fluviale è a NO. della città; nel 1928 le navi arrivate sono state 6400 e lo scambio si è aggirato su 3.712.000 di tonnellate (1913: 2.909.000).
Bibl.: F. Sirringhaus, Die Entwicklung des Verkehrs in den Dortmund-Ems-Kanal-häfen Dortmund und Münster, ecc., Duisburg 1922; A. Meininghaus, Burgund Stadt Dortmund, 1907.
Monumenti. - Parecchie sono le chiese importanti della città. Quella basilicale di S. Reinoldo ha le navate del 1260-1280, il coro del 1421-50; la torre occidentale del 1662; nell'interno, numerose sculture, stalli corali (circa 1450), e una grande pala a sportelli (1420-30). La chiesa di S. Maria, basilica in vòlta (1170-1200), ha nell'altare gotico della Madonna dipinti di Conrad von Soest (circa 1420), capolavoro della pittura vestfalica. La chiesa di S. Pietro, tipica per la Vestfalia con la sua pianta quasi quadrata e navate di uguale altezza (sec. XIV), ha un imponente altare di maestro Giles d' Anversa (1521). La prepositurale (sec. XIV) è di struttura assai irregolare. D. possiede il più antico Palazzo Comunale della Germania, costruito poco dopo il 1240, col pianterreno formato da una sala a due navate. Il museo civico ha speciale importanza per l'arte vestfalica.
Bibl.: E. Ludorff, Bau-und Kunstdenkmäler in D., Dortmund 1895; F. Kulbrich, Bau- u. Kunstgesch. aus D.s Vergangenheit, Dortmund 1896; G. Dehio, Handb. der deutschen Kunstdenkm., V, Berlino 1928, pp. 99-102.
Storia. - Dortmund è una delle poche città della Germania settentrionale che ha potuto difendere la sua indipendenza dai principi territoriali. Il nome della città appare nei documenti nell'899 come Trutmania (nel Medioevo generalmente come Tremonia); essa ebbe origine da una corte reale posta sulla strada che conduce dal Reno a Padeborn, già nei tempi della conquista di Sassonia fatta da Carlomagno. La città si sviluppò nel sec. XII; e nel 1220 ebbe da Federico II un privilegio. Poi essa fu cinta da mura e vi fu costruito il palazzo comunale. Negli anni 1388-89 la città si difese con successo contro gli assalti dell'arcivescovo di Colonia e del conte von der Mark. Lo stato florido di Dortmund medievale nel sec. XV proveniva dal commercio della lana, che partiva da Londra e da Bruges, e arrivava fino al Baltico. Nel 1299 Dortmund si era unita alla lega anseatica. La legislazione municipale formata presto dopo il 1250 era valevole anche per le altre città della Vestfalia, per es., per Höxter, ma non poté introdursi a Memel, che in origine veniva chiamata Neudortmund. Nel 1562 vi fu introdotta la Riforma. In tempi più recenti la città diminuì d'importanza, avendo molto sofferto durante la guerra dei Trent'anni. Nel 1803 essa fu assegnata alla casa Nassau-Orange, nel 1806 al granducato Berg, nel 1814 alla Prussia.
Bibl.: Dortmunder urkundenbuch, a cura di K. Rübel, I-IV, Dortmund 1881-1910; Dortmunder Chroniken, I, Dortmund 1860; Chronicken der Seutschen städte, XX, Lipsia 1887. - Oltre agli scritti pubblicati in periodici: Beiträge zur Geschichte Dortmunds und der Grafschaft Mark, Dortmund 1875 segg., v. B. Thiersch, Geschichte der freireichsstadt Dortmund, Dortmund 1854; A. Fahne, Die Grafschaft und die freie Reichsstadt Dortmund, I-IV, Colonia e Bonn 1854-59 (inesatto e da usarsi con grande cautela); K. Rübel, Geschichte der Grafschaft und freien Reichsstadt Dortmund, Dortmund 1917; A. Meininghaus, Aus Stadt und Grafschaft D., Dortmund 1917.