dose
La quantità di un farmaco o sostanza necessaria per conseguire, con la sua somministrazione, un determinato effetto farmacologico; anche la quantità di una sostanza in grado di produrre un effetto biologico (per es., d. radioattiva).
La quantità di farmaco da somministrare viene generalmente espressa in mg/kg di massa corporea o in mg/m2 di superficie corporea. Il termine può essere riferito alla quantità di farmaco complessivamente prescritta nella ricetta medica (d. totale) o a quella usata in ogni somministrazione (d. singola), oppure durante le 24 ore (d. quotidiana). Quest’ultima è spesso assunta in più riprese, cioè a d. refratte. In terapia, in riferimento all’entità degli effetti farmacologici, s’intende per d. minima efficace la più piccola quantità di farmaco capace di produrre un’azione terapeutica; per d. massima la più grande quantità dello stesso, somministrabile senza produrre fenomeni d’intossicazione. Intermedia tra queste due è la d. media o d. terapeutica, ossia la quantità capace di esplicare un’azione curativa ottimale. D. tossica e d. letale al 50% (DL 50) sono quelle che producono, rispettivamente, i primi sintomi di avvelenamento e la morte nel 50% degli animali da esperimento sui quali è stata determinata.
In radioprotezione e radiologia, per d. radioattiva si intende sia la quantità di radiazione emessa dalla sorgente radiante (d. fisica), sia quella assorbita dai tessuti, la quale può provocare effetti biologici (d. biologica) o curativi (d. terapeutica). Poiché gli effetti biologici variano in rapporto alla distanza della sorgente e ai corpi che le radiazioni incontrano, ai fini delle applicazioni pratiche si considerano altri tipi di d.: d. incidente, cioè quella che giunge al corpo irradiato attraverso l’aria; d. aggiunta, costituita dalle radiazioni emanate dal corpo irradiato e che si somma alla precedente, dando luogo alla d. efficace, che va considerata sia alla superficie del corpo irradiato (d. di superficie), sia nella sua profondità, nel punto che si vuole irradiare (d. di focolaio); quest’ultima risulta inferiore a quella di superficie, rispetto alla quale si esprime in percentuale (d. percentuale profonda). La quantità di radiazione assorbita dal corpo irradiato si dice d. volume. La somma complessiva della d. fisica e di quelle relative al corpo irradiato si indica come d. di radiazione.