DOSITEO di Gerusalemme
Patriarca ortodosso di Gerusalemme (1669-1707), riorganizzatore del monachismo palestinese, propugnatore dell'ortodossia contro le infiltrazioni protestanti e contro la propaganda dei cattolici. Nel sinodo del 1672 in contrapposto alla confessione semicalvinistica di Cirillo Lucaris promulgò la propria confessione di fede (divenuta testo ufficiale nella chiesa ortodossa), nella quale sono accettate alcune dottrine della chiesa romana, come la giustificazione mediante la fede e le opere, i sette sacramenti, la transustanziazione. Perciò fu accusato d'introdurre nella teologia il latinismo, che combatté aspramente con l'opera (contrastò ai francescani il possesso dei Luoghi Santi), con gli scritti e con la pubblicazione di polemisti antilatini in tre tomi (Τόμος καταλλαγῆς, Τόμος ἀγάπης, Τόμος χαρᾶς. Jaşi, 1692-1705). La sua opera principale è la Storia dei patriarchi di Gerusalemme, Bucarest 1715. Politicamente servì gl'interessi della Russia.
Bibl.: E. Legrand, Bibliographie hellénique du XVIIe siècle, Parigi 1894 segg.; A. Palmieri, D. patriarca greco di Gerusalemme, Firenze 1909.