Poeta scozzese (n. Inchinnan, Renfrewshire, 1942), noto soprattutto per i suoi lavori sulla classe operaia britannica. Ha scritto anche racconti, commedie per la radio e per la televisione e saggi.
Si è laureato in inglese all'univ. di Hull nel 1969. Bibliotecario (1962-71), critico di poesia per la rivista Encounter (1971-78), ha insegnato alle università di Hull e Dundee e dal 1991 è professore di inglese all'univ. di Saint Andrews, presso la quale dirige, dal 1993, lo Scottish studies institute. Fellow per la letteratura della Royal Society dal 1981. Ha avuto numerosi e importanti riconoscimenti (nel 2003 è stato nominato Officers of the Order of the British Empire).
La sua poesia ha risentito all'inizio (Terry street, 1969) dell'influenza di P. Larkin, pur caricandosi di toni polemici estranei al linguaggio del Movement ed esprimendo una realtà sociale (la vita di un sobborgo operaio), dove ogni possibilità di salvezza, perfino nella mediocrità, è stata soffocata dalla cultura di massa. Dopo le raccolte The happier life (1972) e Love or nothing (1974), in cui la ricerca di oggettività, considerata compito del poeta, appare contraddetta dalla consapevolezza dell'impossibilità di penetrare la realtà altrui, attraverso Barbarians (1979), in cui trovano spazio la nostalgia e il ricordo, D. è approdato agli esiti paradigmatici di St. Kilda's Parliament (1981). Nella poesia che dà il titolo a questa raccolta il poeta ritorna in un luogo rimasto fermo nel tempo (le isole Ebridi, ormai spopolate e senza identità), osservatore che guarda e si lascia guardare, tra gente la cui lingua non gli appartiene più. Sono seguiti il poema simbolico Europa's lover (1982), Elegies (1985), in ricordo della malattia e della morte della prima moglie, Northlight (1988) e Dante's drum-kit (1993), in cui D. si è confermato come una delle voci più significative, per varietà tematica e metrica, della poesia inglese contemporanea. D. è autore anche di racconti (Secret villages, 1985; Boyfriends and girlfriends, 1995), di commedie per la radio (Scotsmen by moonlight, 1977; The telescope garden, 1986) e per la televisione (Plougham's share, 1979; Dressed to kill, 1992), nonché di saggi (Under the influence: Donald Dunn on Philip Larkin, 1987) e di antologie (Two decades of Irish writing: a critical survey, 1975; The poetry of Scotland, 1979; A rumoured city: new poets from Hull, 1982; The Faber book of twentieth-century Scottish poetry, 1992; The Oxford book of Scottish short stories, 1995). Tra le sue ultime opere: The donkey's ears (2000); The year's afternoon (2000); New selected poems 1964-2000 (2002); ha inoltre curato Twentieth-Century Scottish Poetry (2006).