Dunn, Douglas Eaglesham
Poeta scozzese, nato a Inchinnan (Renfrewshire) il 23 ottobre 1942. Dopo aver conseguito il diploma alla Scottish School of Librarianship, ha lavorato come bibliotecario dal 1962 al 1971. Nel 1969 si laureò in inglese presso l'università di Hull, dove direttore della biblioteca era Ph. Larkin, poeta del Movement che esercitò una particolare influenza sulla poesia di D. (Under the influence: Douglas Dunn on Philip Larkin, 1987). Ha collaborato come critico di poesia per la rivista letteraria Encounter (1971-78). Professore di inglese all'University of Saint Andrews (1991), dal 1993 è direttore del Saint Andrews Scottish Studies Institute. Ha ottenuto numerosi premi letterari, dal Somerset Maugham Award nel 1972 al Book of the Year Award nel 1986.
Ha esordito nel 1969 con la raccolta poetica Terry street, sulla vita di un sobborgo operaio, che, pur collocandosi nel solco della poesia dell'understatement, assume toni polemici ignoti al linguaggio del Movement, esprimendo una realtà sociale plagiata, dove la salvezza nella mediocrità, proposta da Larkin, è vanificata dalla cultura di massa che sconvolge ogni tradizione. In D. si avvertono ancora echi della passione sociale di W.H. Auden. Ma D. non ha ideali né obiettivi da raggiungere: il poeta è un estraneo che racconta, un fotografo, come più volte si è definito. Nelle raccolte successive (The happier life, 1972; Love or nothing, 1974) si affaccia la contraddizione tra la ricerca di obiettività e l'ansia data dalla consapevolezza di non poter penetrare la realtà altrui. Nella raccolta Barbarians (1979) D. dà spazio alla nostalgia e al ricordo, soprattutto dell'infanzia, in sottile polemica con Larkin che ironizzava sull'esaltazione del ricordo infantile in D. Thomas.
La Scozia si affaccia continuamente nella poesia di D., nonostante egli si sia autoescluso dall'antologia di poeti scozzesi da lui stesso curata (The Faber book of twentieth-century Scottish poetry, 1992). St. Kilda's Parliament, la poesia che dà il titolo all'omonima raccolta del 1981, diviene paradigma di tutta la sua produzione matura: il poeta ritorna in un luogo rimasto fermo nel tempo, le Ebridi, ormai spopolate e senza identità, osservatore che guarda e si lascia guardare, tra gente la cui lingua non gli appartiene più. Dopo un lungo poema simbolico, Europa's lover (1982), D. conferma le sue doti di poeta maturo con Elegies (1985), scritte in ricordo della morte della prima moglie, e con le raccolte Northlight (1988) e Dante's drum-kit (1993).
D. ha curato un'antologia di racconti brevi scozzesi (The Oxford book of Scottish short stories, 1995), ed egli stesso è autore di racconti (The secret villages, 1985; Boyfriends and girlfriends, 1995), ambientati in gran parte nella provincia scozzese, nei quali sottolinea l'impatto delle ingiustizie sociali sui destini individuali. Impegnato sul terreno sociale (Poll tax. The fiscal fake, 1990), ha scritto anche commedie per la televisione (Ploughman's share, 1979; Dressed to kill, 1992) e per la radio (Scotsmen by moonlight, 1977; The telescope garden, 1986; un adattamento di Andromaque di Racine, 1989). Ha curato, oltre a selezioni da Byron (A choice of Byron's verse, 1974) e da Browning (The essential Browning, 1990), alcune antologie (Two decades of Irish writing, 1975; The poetry of Scotland, 1979; A rumoured city. New poets from Hull, 1982), e ha raccolto le sue poesie in Selected poems 1964-1983 (1986) e in New and selected poems 1966-1988 (1989).
bibliografia
J. Ash, Pleasures of invention, rigours of responsibility. Some notes on the poetry of Douglas Dunn, in PN Review, 1983, 34, pp. 43-46.
J.M. Lyon, The art of grief. Douglas Dunn's elegies, in The journal of the English association, spring 1991, pp. 47-67.
Reading Douglas Dunn, ed. R. Crawford, D. Kinlock, Edinburg 1992.
J. Jarniewicz, The uses of commonplace in contemporary British poetry. Larkin, Dunn and Raine, Lodz 1994.
A. Thwaite, Poetry today. A critical guide to British poetry 1960-1995, London 1996.