Fairbanks, Douglas Jr
Nome d'arte di Douglas Elton Ulman, attore cinematografico statunitense, nato a New York il 9 dicembre 1909 e morto ivi il 7 maggio 2000. Figlio del grande divo del muto Douglas Fairbanks, ebbe con la figura paterna un rapporto conflittuale che lo spinse inizialmente a cercare di affermarsi in ruoli completamente diversi. Più tardi, chiamato anche lui a interpretare personaggi eroici e spavaldi, si trovò a ricalcare in parte, con discreto successo, la carriera del padre, senza tuttavia riuscire mai a uguagliarne la notevole fama. Rimasto con la madre dopo il divorzio dei genitori, trascorse l'infanzia tra New York, dove cominciò gli studi (continuati poi a Los Angeles e a Pasadena), Londra e Parigi. Debuttò sulle scene teatrali di Los Angeles nel 1927 e continuò a lavorare in teatro fino al 1940, per lo più in spettacoli di modesto rilievo. Benché già a tredici anni avesse avuto una parte nel film Stephen steps out (1923) diretto da Joseph Henabery, i suoi veri esordi cinematografici risalgono alla seconda metà degli anni Venti, anche grazie all'intercessione di Joan Crawford, che F. sposò nel 1929. In diretta competizione con il padre e volendo distaccarsi dai suoi ruoli atletici e scanzonati, scelse polemicamente di interpretare personaggi difficili, complessi e tormentati come quelli presenti in Stella Dallas (1925) di Henry King, A woman of affairs (1928; Destino) di Clarence Brown, a fianco di Greta Garbo, e Little Caesar (1931; Piccolo Cesare) di Mervyn LeRoy, dove è un gangster legato al protagonista da un ossessivo e ambiguo rapporto di amicizia.Tra il 1934 e il 1936 fu in Gran Bretagna, dove partecipò ad alcune ricche coproduzioni internazionali, come Catherine the Great (1934; La grande Caterina) di Paul Czinner, accanto a Elisabeth Bergner, Mimi (1935; La bohème) di Paul L. Stein e Accused (1936; Accusata) di Thornton Freeland, con Dolores Del Río. Si trovò così a ripercorrere, suo malgrado, le orme paterne dando vita a eroi guasconi, atletici e rodomonteschi. Meno dotato di Fairbanks Sr, riuscì in ogni caso a ottenere grandi successi con The prisoner of Zenda (1937; Il prigioniero di Zenda) di John Cromwell, Gunga Din (1939) di George Stevens, Sinbad the sailor (1947; Sinbad il marinaio) di Richard Wallace, con il magnifico e dolente The exile (1947; Re in esilio) di Max Ophuls e con la commedia sofisticata That lady in ermine (1948; La signora in ermellino) di Ernst Lubitsch e Otto Preminger.
Complice anche un impiego del colore capace di evocare atmosfere fantastiche ed esotiche, i suoi personaggi ebbero successo, anche se già negli anni Cinquanta la sua fama era in fase declinante, come dimostrano la tiepida accoglienza riservata al pur avvincente State secret (1950; Segreto di stato) di Sidney Gilliat e a Mr. Drake's duck (1951; Alto comando: operazione uranio) di Val Guest, entrambi di produzione inglese. Mentre le apparizioni sul grande schermo si diradavano sino a cessare del tutto, produsse ‒ e in parte interpretò ‒ la serie televisiva Douglas Fairbanks, Jr. presents (1953-1957). Accettò di tornare sul set solo una volta, nel 1981, nell'originale horror Ghost story (Storie di fantasmi) di John Irvin, in compagnia di altri vecchi divi come Fred Astaire, Melvyn Douglas e John Houseman. Oltre a un libro di memorie familiari, The Fairbanks album (in collab. con R. Schickel, 1975), pubblicò due volumi autobiografici: The salad days (1988) e A hell of a war (1993).
A. Hunter, Douglas Fairbanks Jr, in "Films & filming", 1985, 364, pp. 17-19.