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JERROLD, Douglas William

di Salvatore Rosati - Enciclopedia Italiana (1933)
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JERROLD, Douglas William

Salvatore Rosati

Scrittore, nato il 3 gennaio 1803 a Londra, ivi morto l'8 giugno 1857. Dopo aver servito nella marina (1813-15), fu tipografo a Londra. Nel 1821 venne rappresentata la sua prima commedia (More frightened than hurt), ma un vero successo l'ottenne otto anni dopo col dramma Black ey'd Susan, ricavato dalla famosa ballata del Gay. Esso rimane la migliore opera teatrale del J. e una delle migliori del suo tempo. Nelle commedie successive, egli riuscì solo a essere spesso gradevole: i malintesi che formano gl'intrecci sono per solito fatui, ma trattati con grande disinvoltura scenica; i personaggi hanno un po' della macchietta. In questo senso riescono spesso divertenti, come Mr Pallmall, in The prisoner of War (1842); Miss Tucker, in Time Works Wonders (1845); il dottor Petgoose, in The Catspaw (1850). Nel 1836 il J. s'era associato col cognato W. J. Hammond come condirettore del teatro dello Strand e scrisse in quel periodo la sua unica tragedia, The Painter of Ghent, nella quale recitò come protagonista; ma la società fu presto sciolta. Miglior fortuna, anche pratica, il J. ebbe nella sua notevole attività di giornalista. Delle sue collaborazioni a numerosi periodici e delle corrispondenze da Parigi (1835) pubblicò una scelta col titolo di Men of Character (voll. 3, 1838) che gli aprì la via a collaborare al Punch, su cui scrisse assiduamente dal 2° numero (1841) fino alla morte. Fra i suoi arguti scritti, che nei primi tempi diedero il tono al giornale, ricordiamo Mrs Caudle's Curtain Lectures che, pubblicato in volume nel 1846, raggiunse la massima popolarità. Dal 1852 il J. fu redattore del Lloyd's Weekly Newspaper.

Il figlio, William Blanchard, 1iato il 23 dicembre 1836 a Londra e ivi morto il 10 marzo 1884, fu essenzialmente giornalista e dal 1857 fino al 1883 rimase redattore del Lloyd's Weekly, su cui durante la guerra civile americana sostenue energicamente i nordisti. Scrisse e fece rappresentare anche varie commedie, la più nota delle quali è la farsa popolare Cool as a Cucumber (1851). Di lui si hanno inoltre note di viaggio; alcune biografie, tra cui The Life of Napoleon III (1874); e ricordi letterarî, come The Best of all Good Company (1871-73).

Opere: The Works of Douglas J., a cura di William Blanchard J., voll. 4, Londra 1863-64, incompleta; altra ediz. dei Works, voll. 5, Londra 1869; The Essays of D. J, a cura di Walter J. (nipote), Londra 1903; W.B. Jerrold, Life and Remains of D. J, Londra 1858; id., The Wit and Opinions of D. J, Londra 1859-60.

Bibl.: W. Jerrold, D. J. and "Punch", Londra 1910.

Vedi anche
Londra (ingl. London) Città dell’Inghilterra (City 8000 residenti, centro 2.770.000 ab., contea metropolitana Grande Londra 7.619.800 ab. nel 2008), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio sul Tamigi, il ...
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    Drammaturgo inglese (Londra 1803 - ivi 1857). Nato in una famiglia di teatranti, si affermò con il dramma Blackeyed Susan (1829) confermando il proprio successo con le opere successive, specie Bride of Ludgate (1831) e Time works wonders (1845). Continuò a produrre brillanti e superficiali commedie ...
Vocabolario
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
douglàṡia
douglasia douglàṡia 〈du-〉 s. f. [dal nome del botanico scozz. David Douglas (1798-1834)]. – Altro nome dell’abete di Douglas o abete americano (lat. scient. Pseudotsuga menziesii), importato per rimboschimenti anche in Italia; ha legno...
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