DOZZENO
. Dal francese douzain, con cui viene indicato il soldo composto di 12 denari: si trova coniato a Torino da Francesco I re di Francia e in Avignone dai pontefici Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII. Analogamente a Venezia venne chiamato dodesino il soldo. Prima ancora si ebbero grossi bianchi dozzini e mezzi dozzini od oboli bianchi fatti coniare da Aimone di Savoia (1329-1343) e grossi dozzeni di Lodovico principe di Acaia (1402-1418).
Bibl.: G. Castellani, Catalogo della Raccolta numismatica Papadopoli Aldobrandini, Venezia 1925, I, n. 1465; II, nn. 11190, 11703, 11844-848; Corpus Nummorum Italicorum, I, Roma 1910, tav. II, 3, 4, XLI, 21; II, Roma 1911, tav. XXXIX, 16; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 131; n. Papadopoli, Le monete di Venezia, I, Venezia 1893, p. 176.