DRAGA (fr. drague, sp. draga; ted. Bagger; ingl. dredger)
Macchina usata, per lo scavo e la rimozione di materiali posti sott'acqua, nelle opere d'ingegneria marittima e fluviale (v. escavatrici, macchine).
Si chiama anche draga uno strumento usato per raccogliere animali, piante e oggetti dal fondo del mare o dei laghi.
Esso consta di una rete fitta e robusta, foggiata a sacco e a bocca mantenuta aperta da una forte intelaiatura in ferio, di forma preferibilmente rettangolare. I lati lunghi del rettangolo sono fatti a lame di coltello, parallele oppure un po' divergenti a seconda dei casi; due aste mobili di ferro, sistemate sui due lati corti, uniscono la draga al cavo di rimorchio. Accessorî molto usati sono una borsa di tela o di cuoio (sorretta o no da una gabbia metallica saldata con l'armatura), destinata a proteggere dagli strappi la rete, nonché grossi fiocchi collocati al difuori di questa e confezionati con fili di canapa o con brandelli di vecchie reti (redazze) nei quali rimangono impigliati animali irti di aculei o di punte, oppure colonie ramificate (coralli, briozoi, ecc.). Forma, dimensioni e peso della draga variano a seconda della natura del fondo da esplorare, dei mezzi di trazione disponibili e dei particolari obiettivi del naturalista. La fig. 1 rappresenta la draga Sigsbee (spedizione del Blake).
Analogo ufficio ha il gangano dei pescatori, con armatura della rete fatta a semicerchio. Ottimo strumento di pesca scientifica è il gangano a staffe, la cui armatura è costituita da due staffoni in ferro collegati da una sbarra trasversale e poggianti sul fondo; ai lati verticali di questi, si attacca l'ampia rete; alla metà dei lati convessi si dispongono le aste mobili per l'attacco al cavo di rimorchio. La fig. 2 rappresenta il gangano a staffe di Monaco.
Bibl.: J. Richard, L'Océanographie, Parigi 1907; J. Murray e J. Hjort, The depths of the Ocean, Londra 1912.