drama
<dràamë> s. ingl., usato in it. al masch. – Nell'ambito televisivo, prodotto di fiction di genere drammatico opposto alla commedia. Con la nascita della produzione seriale televisiva negli Stati Uniti negli anni Cinquanta del 20° sec., il termine viene usato in netta contrapposizione a sitcom, ma attualmente è entrato in uso anche in altri paesi. All’interno delle serie TV, il d. indica tutto ciò che non è commedia, e quindi mette in scena tutti i restanti generi (dal poliziesco al legal, dal procedural al teen d., dal melodramma famigliare al medical d. ecc.) e si distingue per la costruzione di personaggi complessi. Da un punto di vista tecnico, è girato non in sequenza e con una sola macchina da presa, sia in esterni sia in interni; ogni episodio ha la durata di circa 60 minuti lordi. Con gli anni Novanta, e con la nascita della Quality TV, il d. ha conosciuto un’ibridazione di genere tanto esterna – andando a contaminarsi con l’altro macrogenere, la commedia, dando vita al dramedy (v.) –, tanto interna, con una commistione tra i suoi sottogeneri, per es. tra il poliziesco e il mistery, tra il medical e l’investigativo, e così via.