drappo
La voce indica genericamente un tessuto di notevole pregio e finezza, per lo più di seta, ma anche di lana, o di lino, molto apprezzato ai tempi di Dante. In If XVII 17 con più color, sommesse e sovraposte / non fer mai drappi Tartari né Turchi, ha il significato di " tessuti "; significato che si precisa, per metonimia, in quello di " vesti ", " abiti ", in Vn IX 4 [Amore] ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente vestito e di vili drappi; Rime LXXII 9 vidi Amore, che venia / vestito di novo d'un drappo nero (le vesti nere sono segno di lutto); Pg XIX 32 [Virgilio] L'altra prendea, e dinanzi l'aprïa / fendendo i drappi, e mostravami 'l ventre; Fiore XCIV 11 perché vestisse drappo di colore (le " vesti colorate " indicano gli abiti civili, che vengono così distinti dagli abiti ecclesiastici); si precisa in quello di " coperta ", in Vn III 4 Ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi parea in uno drappo sanguigno leggeramente (ripreso in III 12 11); significa " tovaglia d'altare ", in Cv IV XXVII 14; e infine " velario ", in Fiore CCXXIII 13 Di sotto un santuaro sì avea: / d'un drappo era coperto (se si tiene conto però del doppio senso che ha tutto il contesto, d. vale " veste " o " coperta ").
In If XV 122 parve di coloro / che corrono a Verona il drappo verde, d. indica invece il premio - un taglio di panno verde -, che si dava al vincitore della gara di corsa a piedi che si svolgeva a Verona la prima domenica di quaresima.