Poeta brasiliano (Itabira 1902 - Buenos Aires 1987). Esponente del modernismo, animato da interessi socio-politici e aperto a influssi letterarî stranieri, esordì con poesie in cui prendeva di mira i miti di una borghesia retriva e priva di senso storico (Alguma poesia, 1930; Sentimento do mundo, 1940). Nel 1945 con A rosa do povo dava un libro pervaso da un senso disperato della realtà e da un empito di fraternità umana. Nel 1946, dopo una breve parentesi d'adesione al comunismo, smise ogni militanza politica: anche la sua lirica mutò volgendosi a esprimere, con un linguaggio che ricorre a sperimentalismi e recupera metri classici, un rifiuto pessimistico del mondo contemporaneo. Di D. vanno ricordate, oltre alle poesie raccolte con successive aggiunte in varî volumi (Poesia até agora, 1947; Lição de coisas, 1962; Menino antigo, 1973), anche le prose riunite nei volumi Contos de aprendiz (1951), Passeios na ilha (1952), Fala, amendoeira (1957), Caminhos de João Brandão (1970).